Italiani: vita media in aumento, ma poca prevenzione

La vita degli italiani si è allungata negli ultimi dieci anni, ma poca prevenzione e scarsi investimenti in sanità mettono a rischio i risultati ottenuti finora. Lo afferma il rapporto Osservasalute 2014 realizzato dall’Osservatorio nazionale della Salute nelle regioni e presentato oggi all’università Cattolica di Roma.
Se nel futuro l’invecchiamento della popolazione porterà ad un aumento delle malattie croniche, spiegano gli autori del documento, già oggi si vede un aumento delle malattie prevenibili. «Tra le donne i nuovi casi di tumore al polmone tra il 2003 e il 2013 sono aumentati del 17,7%, così come quello alla mammella che registra un incremento del 10,5% - si legge nel documento, coordinato da Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica del Policlinico Gemelli di Roma - Tra gli uomini l’incidenza del tumore al colon retto, nello stesso periodo, è aumentata del 6,5%. A fare le spese di questo peggioramento del quadro epidemiologico sono soprattutto le regioni del Sud».
Un altro parametro su cui i dati indicano un peggioramento è la sedentarietà, che aumenta in maniera significativa per entrambi i generi negli ultimi dieci anni: da 34,6% a 36,2% negli uomini e da 43,5% a 45,8% nelle donne. Questo si riflette nella percentuale di italiani sovrappeso e obesi.
Complessivamente il 45,8% dei soggetti di età maggiore di 18 anni è in eccesso ponderale, mentre era il 45,4% nel 2009, il 45,9 nel 2010, il 45,8 nel 2011.

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