Migrante ferito a Palermo Solidarietà dei cittadini
C’è una solidarietà che è tutta meridionale, che è tutta siciliana. Palermo si ribella alla violenza e ad ogni forma di razzismo. Per questo oggi quasi tremila persone sono scese in piazza, sfidando la pioggia. Cartelli gialli con scritte nere hanno attraversato lo storico mercato di Ballarò per manifestare solidarietà a Yusupha, 21 anni, il migrante originario del Gambia ferito con un colpo di pistola da Emanuele Rubino, 28 anni, fermato con l’accusa di tentato omicidio, dopo un diverbio per futili motivi con alcuni giovani del rione.
La scelta è stata fatta dopo la riunione a Santa Chiara alla quale hanno partecipato cittadini, associazioni, mediatori culturali, migranti, il forum Antirazzista, il Palermo Pride, l’assemblea di quartiere Sos Ballarò e molte altre realtà. «Siamo qui per ricordare un compagno di calcio - dice Rachid Berradi, il mezzofondista marocchino che da anni vive a Palermo - Siamo contenti che le notizie dall’ospedale per Yusupha sono positive. Il nostro appello è alle istituzioni per fare arrivare anche i genitori del ragazzo affinché si possano prendere cura di lui. Lo aspettiamo in campo per tornare a vincere insieme».
Anche il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato al corteo insieme al presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, agli assessori, Emilio Arcuri, Agnese Ciulla, Barbara Evola e Giusto Catania e ai consiglieri della Consulta delle Culture con il loro presidente Adham Darawsha. «Vive Palermo se vive Ballarò - ha detto Orlando - Oggi Ballarò è il simbolo di Palermo perché è il simbolo della possibile e necessaria convivenza e integrazione, del possibile e necessario affrancamento di Palermo dalla mafia, dalla violenza e dall’intolleranza. Il terribile atto di violenza contro Yusupha Susso è stato un atto di violenza contro tutta la città e per questo oggi siamo qui in migliaia».