«Hell’s Kitchen», lo chef trentino Guglielmo Romani è «argento»
Ottimo secondo posto per lo chef trentino Guglielmo Romani alla terza edizione di Hell’s Kitchen Italia, conclusasi ieri su Sky tv
È già tornato al suo lavoro nella cucina dell’hotel Al Cervo di Tesero, Guglielmo Romani, lo chef trentino di 53 anni, arrivato secondo alla terza edizione di Hell’s Kitchen Italia, il reality condotto da Carlo Cracco che si è concluso con la puntata di ieri, martedì, su Sky Uno.
«Dal mio punto di vista - dichiara - ho vinto sicuramente, sono partito come il più improbabile e sono arrivato a giocarmi la finale! Ero l’unico a venire da un contesto diverso, mentre quella era tutta gente che lavora in ristorante. In albergo è diverso, la creatività puoi mettercela tutta, ma ci sono dei limiti: devi combattere contro il budget!»
Un grandissimo secondo posto quello di Romani, che nulla toglie al successo di Carlotta Delicato, la 21 enne vincitrice.
«Carlotta se l’è meritato di sicuro, largo ai govani!», commenta Guglielmo.
Quaranticinque giorni senza avere contatti con l’esterno e tanti servizi: «È stato duro, impegnativo: ci vuole una grande stabilità perché sei sottoposto a una grande pressione».
Romani è quasi contento che sia tutto finito: «Porto via tante cose, delle emozioni, delle esperienze... Non capita tutti i giorni di trovarsi a tu per tu con uno chef stellato come Massimo Bottura che ti fa dei complimenti! Sono nate grandi amicizie».
Un ritorno a casa celebrato da conoscenti e compaesani.
E un rimettersi in gioco: «Al Cervo, dove lavoro da sette anni, quest’inverno partiamo con un piccolo progetto: apriamo un angolo ristorante per provare a farci conoscere.
Non bisogna mai dimenticare le proprie radici, per lontano che si possa arrivare: sono nato qui, cresco qui e con questa filosofia andiamo avanti: poche cose fatte bene, e curate nel gusto. Poi, per il resto vediamo cosa ci riserva il futuro».