Un anno on the road in Nuova Zelanda Avventura con la «casa» viaggiante

di Laura Galassi

Non è facile conservare intatto lo spirito del Natale quando ci sono 30 gradi, la gente gira in t-shirt e le lasagne sono sostituite da grigliate in giardino. Eppure a Pictone, in Nuova Zelanda, Federica Tonolli, 28 anni di Nogaredo, e il marito Alessandro Marmieri, 30 anni di Rovereto, hanno voluto addobbare il loro furgone con qualche lucina e un alberello stilizzato in legno. Sì, perché lo scorso giugno i due giovani lagarini hanno deciso di volare nell'arcipelago e noleggiare un van per scoprire le isole neozelandesi.  

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Non è la prima volta che Federica e Alessandro fanno tappa in Oceania. Nel 2013 infatti, appena laureati, i ragazzi sono saliti su un aereo per l'Australia con l'intenzione di sfruttare l'opportunità della working holiday, un programma di scambio culturale che consente ai viaggiatori under 30 di trascorrere una vacanza prolungata e al tempo stesso di guadagnare con un impiego a breve termine. «Siamo partiti per una sfida personale», racconta la giovane, laureata in Scienze politiche a Padova. «L'Australia era il mio sogno fin da bambina; in quinta elementare avevo fatto una ricerca di geografica ed ero incantata da quella terra così lontana». Con il pieno appoggio di Alessandro, maestro di sci con in tasca un diploma di Scienze motorie, cominciano a lavorare a Melbourne da camerieri. Dopo un paio di mesi e con qualche soldo da parte, comprano un van - il primo di una lunga serie - e partono per la Tasmania. Tra un lavoretto in campagna e l'altro, si fanno ammaliare dalle spiagge sconfinate e poi proseguono il viaggio lungo la costa Est, quella tropicale.  

A novembre 2014 il rientro in Italia, dove però rimangono solo un paio di settimane. «Dall'Australia avevo trovato lavoro in Francia, a Méribel, nel più grande comprensorio sciistico del mondo», racconta Alessandro. Finita la stagione invernale, si sposano a Nogaredo. «Lo avevamo deciso in Tasmania. Dopo due mesi a stretto contatto sul furgone, abbiamo capito che eravamo pronti ad affrontare insieme tutte le sfide», ci dicono i due giramondo. I presupposti per una vita più sedentaria sembrano esserci tutti, anche se il regalo di nozze richiesto, un Opel Vivaro da «camperizzare», lascia presagire nuove avventure in arrivo. Comunque Federica trova lavoro come educatrice, mentre Alessandro si dà da fare nell'azienda di famiglia. «Di fatto non eravamo ancora pronti a fermaci del tutto, la voglia di viaggiare ci era rimasta dentro», ammettono. Ecco che allora l'opportunità di lavoro a Queenstown in Nuova Zelanda sembra cadere a fagiolo. 
«Due giorni prima di partire mi sono licenziata e una volta atterrati ho trovato un'occupazione part-time in un doposcuola, mentre la mattina facevo la cameriera in un ristorante italiano». Come da pronostici, già una settimana dopo l'arrivo sull'isola la coppia trentina mette le mani su un nuovo furgone, un Nissan Homy verde brillante con frigorifero e letto. «Abbiamo trascorso l'inverno approntando il furgone con materiali di scarto. Io pensavo ai tendaggi e Alessandro ai mobili», racconta. Lo scorso 15 ottobre si mettono in viaggio, con l'intenzione di girare tutto il Paese. Dopo Natale si fermeranno per lavorare come inservienti in un campeggio, per poi continuare il tour nell'isola Nord. «Il nostro visto scade a giugno, lo vogliamo sfruttare appieno», è la filosofia dei due «vagabondi». La convivenza in una manciata di metri quadrati è una sfida quotidiana - che tra l'altro i due giovani raccontanto in modo spiritoso sulla pagina Facebook @vansweetfun e prossimamente nell'omonimo blog -, ma svegliarsi ogni mattina in un posto diverso per Federica e Alessandro è diventato una ragione di vita. «È come avere sempre una finestra aperta sul mondo», assicurano.

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