La wedding planner che lavora per i ricchi russi
Chi pensa che per realizzare il proprio sogno d’amore con un bellissimo matrimonio basti un grande cuore e molto romanticismo, ha sbagliato i conti: servono invece una volontà di ferro e un’attenzione maniacale per i dettagli. Oltre alla fantasia di pensare in grande e collaboratori fidati. Questo è il segreto di un’azienda nata a Trento nel 2013, che si chiama «Miracle Wedding», e che in questi anni è diventata una delle più incisive realtà internazionali in questo campo.
Margarita Casati ha 28 anni, parla perfettamente tre lingue, ha due lauree, un sorriso dolce e un self control pazzesco. E, naturalmente, un matrimonio felice e due bambini di due e cinque anni.
Come è nata la sua avventura con i matrimoni?
«Io sono nata a Tomsk, in Siberia, e dopo le due lauree, una in geologia e una in economia e management, ho sentito parlare molto bene dell’Università di Trento e mi sono iscritta a un corso specialistico in informatica. Così nel 2010 mi sono trasferita qui, ed è stato proprio a Trento che ho conosciuto il mio futuro marito. Ancora quando ero in Russia, ero coinvolta in molte attività della città e mi è sempre piaciuto organizzare eventi: è stato naturale quindi dare una mano ad alcuni conoscenti russi che volevano organizzare i loro matrimoni in Italia».
Ma perché proprio in Italia?
«I russi amano l’Italia, la natura, la cultura, l’architettura, e quando sanno che le loro nozze si possono realizzare qui, hanno tutti dei gran sorrisi. Amano il Garda, la Toscana, Capri, le città d’arte: quest’anno poi vanno tantissimo di moda le Dolomiti, e alcuni luoghi particolari come il Lago di Braies e la Val di Funes. Poi, certamente, anche il Lago di Molveno o Toblino, e le intramontabili Firenze e Venezia».
E quindi ha funzionato il passaparola...
«Sì, proprio così. Piano piano sono arrivate richieste sempre più specifiche, le persone erano sempre molto contente, e quindi da hobby è diventato un impegno che mi sta dando grandi soddisfazioni. Il matrimonio è una giornata speciale, e la fiducia conta moltissimo: ecco perché nel corso di questi anni il mio lavoro si è fatto conoscere da chi desidera qualcosa di veramente speciale ed esclusivo. Bisogna pensare al luogo, gli addobbi, i vestiti, la musica, le luci, i fiori, gli inviti, i doni, i set fotografici, la cerimonia, i fuochi d’artificio, il banchetto, niente è lasciato al caso. Per esempio gli sposi devono anche prendere delle lezioni di danza per il primo ballo! Uno dei luoghi preferiti è il Lago di Como, dove ci sono delle ville fantastiche e la sposa, e anche lo sposo, arrivano in motoscafo. Davvero, è emozionante».
Qual è stato il matrimonio più costoso che ha organizzato?
«Diverse nozze sono state particolarmente lussuose, ma ce n’è stato uno in cui il costo totale è stato dell’ordine di grandezza di sei zeri. È durato due giorni ed è stato davvero incredibile. Ovviamente tutto era stato organizzato ai massimi livelli, e una buona parte dei costi è dipesa dal fatto che gli sposi, e anche i familiari più stretti, hanno voluto che i loro abiti fossero realizzati in esclusiva e su misura dagli stilisti Dolce e Gabbana».
Immagino che in quei casi lo stress sia altissimo, e neanche un petalo debba essere fuori posto...
«C’è sempre una certa dose di tensione, anche perché spesso si tratta di giovani appartenenti a famiglie russe estremamente ricche, e quindi abituati a ogni genere di capriccio. Ogni tanto la sposa scoppia in lacrime, perché magari a causa del meteo si deve fare qualche cambiamento improvviso, ma poi tutto va a posto. Io ci sono per rassicurare che tutto vada bene».
Si trova bene in Trentino?
«La mia attività è partita qui, e adesso lavoro un po’ ovunque in Italia. A Como, per esempio, l’industria dei matrimoni è già molto ben organizzata, mentre in Trentino c’è ancora un po’ di strada da fare, ma i presupposti perché si sviluppi ci sono tutti».
Quanto tempo ci vuole per organizzare un matrimonio da favola?
«Lavorando duramente e con stress, in due mesi si può organizzare una cerimonia con sessanta invitati. Ma se si vuole fare con calma, e quindi con il piacere di fare le scelte ponderate, servono circa nove mesi. Gli italiani preferiscono anticipare e a volte vogliono partire anche con due anni di anticipo, mentre i russi sono molto più impulsivi e vogliono fare tutto in tre mesi».
Come sta andando il lavoro?
«Sempre in crescita, e da quest’anno ho iniziato anche a pubblicizzare la mia attività oltre che con il sito in russo, anche con quello in inglese. Ho a che fare con una clientela internazionale che, anche se è di origine russa, vive in Australia o negli Stati Uniti o anche in Asia. Gli invitati vengono da tutto il mondo»
Quali sono le richieste più assurde che le sono giunte, e che è riuscita a soddisfare?
«Per un matrimonio abbiamo organizzato un banchetto sul Ponte Vecchio di Firenze, e un’altra volta la cerimonia si è tenuta su uno sperone di Capri raggiungibile solo con una seggiovia. Ma quando mi hanno chiesto la presenza di un unicorno bianco, mi sono trovata davvero in difficoltà».