«Un ticket d'ingresso a Venezia» L'idea dell'ex sindaco Mario Rigo
«Venezia è un’opera d’arte e come tale va preservata. La questione della tutela della città deve essere preminente rispetto alla libertà d’accesso: per questo non c’è alternativa alla prenotazione obbligatoria, al numero chiuso».
Mario Rigo, sindaco della città per dieci anni, tra il ‘75 e l’85, intervistato da Repubblica rilancia la sua idea di un ticket d’ingresso per Venezia, una battaglia che intraprese già negli anni ‘80: «Il numero di turisti continua ad aumentare e non è stato fatto granchè per arginare gli arrivi».
«I varchi - afferma - sono una misura insufficiente ad affrontare il problema dei flussi turistici nel loro complesso.
È così ovvio che spesso ci si dimentica che Venezia è un’isola e più di un certo numero di persone, diciamo 100mila, non può ricevere» e «diciamo che queste prove possono aiutare a capire come adottare un provvedimento generale che regolamenti il turismo ma bisogna entrare nell’ordine di idee che un ticket d’ingresso per la città è necessario. È una decisione che non si può più rinviare». «Qui - osserva - ne va della sopravvivenza della città e credo che negli ultimi anni sempre più persone se ne stiano rendendo conto».
Prenotazione obbligatoria, ma gratuita o a pagamento? «Su questo ci si può confrontare ma credo che qualsiasi turista sarebbe disponibile a pagare un piccolo biglietto d’ingresso, una specie di tassa di scopo, sapendo che i suoi soldi sono destinati alla tutela della città. Il concetto è: io, da turista, partecipo alla manutenzione della città», conclude.