Inizia oggi in Giappone l'abdicazione dell'Imperatore poi Naruhito inaugura «Reiwa»
Dopo un regno durato trent’anni il Giappone si prepara all’abdicazione dell’imperatore Akihito, la prima volta in 200 anni di storia per la più antica monarchia ereditaria al mondo senza aver subito interruzioni a partire dal 660 a.C. La successione, difatti, avverrà in seguito alla rinuncia al trono del sovrano, e non alla sua scomparsa.
L’evento, che inizia oggi, è celebrato con un periodo di festività di 10 giorni continuativi: una solennità a dir poco straordinaria per gli stakanovisti giapponesi.
All’indomani del messaggio televisivo in cui il sovrano 85enne espresse la volontà di farsi da parte per via dell’età avanzata, l’esecutivo ha dovuto varare una legge ad hoc per consentire il passaggio dei poteri nei confronti del figlio primogenito e principe della corona, Naruhito. La cerimonia dell’abdicazione avrà una durata relativamente breve e si svolgerà nella Sala dei Pini, la più prestigiosa del palazzo imperiale. Vi parteciperanno 330 dignitari, incluse le alte cariche del potere legislativo e giudiziario in Giappone, e i ministri dell’esecutivo, oltre ai membri della famiglia reale.
In base al programma, dopo l’ingresso in sala dell’imperatore Akihito e della consorte Michiko, i ciambellani di corte esporranno la spada imperiale e il gioiello della corona, due delle tre insegne ufficiali del trono del Crisantemo, considerati oggetti risalenti all’antica mitologia. Nel corso della funzione il premier Shinzo Abe annuncerà l’abdicazione del sovrano e ringrazierà pubblicamente Akihito a nome del popolo giapponese. A quel punto l’imperatore uscente farà l’ultimo discorso nell’esercizio delle sue funzioni. L’intera cerimonia verrà trasmessa in diretta dalle principali televisioni nazionali.
Il rito dell’ascensione al trono inizierà il giorno successivo con la consegna dei fregi reali da parte dei ciambellani al principe Naruhito, alla presenza di un ristretto gruppo costituito da personalità del governo e delle principali rappresentanze politiche, dal quale saranno esclusi i membri femminili della casa reale. Ai sensi della legge imperiale giapponese, infatti, alle donne è proibita l’ascesa al trono dalla fine del XIX secolo, e lo statuto vieta la loro presenza al rituale.
In un successivo discorso Naruhito esprimerà le sue aspettative, gli obiettivi e le speranze per il suo regno - e l’intervento sarà aperto a tutti i componenti della famiglia imperiale.
Il primo maggio segnerà anche l’avvio di una nuova era, il periodo di tempo che in Giappone è associato al regno del sovrano. Dopo tre decenni «Heisei» (pace ovunque) entrerà in vigore l’era «Reiwa» (ordine e armonia), una data che nell’immaginario collettivo dei cittadini del Sol Levante segna un vero cambiamento epocale.
Negli uffici municipali delle principali città sono aumentate a livelli vertiginosi le richieste delle coppie che intendono registrare il certificato di matrimonio il primo maggio, e la prefettura di Koto ku, a est di Tokyo, ha organizzato celebrazioni speciali che includono foto commemorative con apposite mascotte.
Secondo la ricerca dell’Istituto Dai-Ichi Life e la banca Smbc, durante il periodo di festa il maggior flusso nei trasporti e l’accelerazione delle spese per consumi contribuiranno alla crescita di un quarto di punto percentuale del Pil.