Lo studio: in Trentino Alto Adige il sistema sanitario più in salute
È quello del Trentino Alto Adige il sistema sanitario più in salute, in Calabria quello più malato d'Italia. È quanto emerge dall'Ips 2019, l'Indice di performance sanitaria realizzato annualmente dall'Istituto Demoskopika sulla base di otto indicatori costruiti sulla somma dei dati 2017 delle due province.
Sott'esame soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, risultato d'esercizio, disagio economico delle famiglie, spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, democrazia sanitaria e speranza di vita.
«È Il Trentino Alto Adige la regione in testa per efficienza del Sistema sanitario italiano - si legge nel report che è alla sua terza edizione - strappando la prima posizione all'Emilia Romagna, mentre Calabria, Campania e Sicilia si collocano in coda tra le realtà più "malate" del Paese. In totale sono nove le realtà territoriali definite "sane", sei le aree "influenzate" e cinque le regioni "malate".
Al Sud la migliore performance spetta al Molise e alla Basilicata che migliorano la loro condizione rispetto all'anno precedente.
Tornando al Trentino Alto Adige è al primo posto per quanto riguarda la soddisfazione nel servizio sanitario, con oltre la metà tra coloro che hanno dichiarato - secondo l'Istat - almeno un ricovero nei tre mesi precedenti l'intervista, di avere un livello medio di soddisfazione per vari aspetti del ricovero pari al 53,2%.
Penalizzano un po' la nostra regione i dati sulla mobilità attiva e passiva. Per queste due voci siamo a metà classifica. In particolare, per la mobilità passiva, fa specie vedere che il Trentino si piazza tra Campania e la Puglia, due regioni che hanno la fama di mettere in fuga molti pazienti. Buono il punteggio (secondo posto) per risultato d'esercizio con un avanzo pari a 12 euro pro capite (12,8milioni di euro) mentre è fortunatamente basso il numero delle famiglie che non si curano per problemi economici. Sono meno di mille in regione, contro le quasi 300 mila della Sicilia.
Le spese legali che comprendono anche i risarcimenti ammontano a circa 1 milione di euro, un euro ad abitante contro i 10 euro della Calabria. Primo posto anche per la speranza di vita. Svettiamo con 83,8 anni, mentre la media in Campania, fanalino di coda, è di 81,1.
Dall'indagine emerge chiaramente il divario tra Nord e Sud. Nel 2017 quasi 1,6 milioni di famiglie italiane, di cui ben il 60 per cento concentrate nel Mezzogiorno, hanno dichiarato di non avere i soldi, in alcuni periodi dell'anno, per poter affrontare le spese sanitarie necessarie per curarsi.
I meridionali, inoltre, confermano la loro diffidenza a curarsi nei loro sistemi sanitari locali: secondo gli ultimi dati disponibili, nei 12 mesi del 2017, la migrazione sanitaria dalle realtà regionali del Mezzogiorno può essere quantificabile in oltre 319 mila ricoveri generando crediti rilevanti principalmente per alcune realtà sanitarie del Nord quali Lombardia, Emilia Romagna e Veneto pari complessivamente a oltre 1,1 miliardi di euro».
Nella classifica generale, dopo Trentino Alto Adige e Emilia Romagna, segue il Veneto che vanta una grossa attrattività anche nei confronti dei pazienti trentini. Tra i migliori sistemi sanitari locali anche Umbria, Marche, Toscana e Lombardia.