A Firenze Pitti Uomo: i trend del prossimo anno lane, tech e comodità
La mascolinità è oggi un territorio aperto alla ridefinizione di limiti e interpretazioni. L’abbigliamento è uno degli strumenti più potenti per forzarne i confini. Le aziende presenti a Pitti Uomo 97 (7-10 gennaio) hanno lavorato con il valore immaginifico del vestire maschile, per proporre la loro interpretazione di mascolinità. Tutto con una nuova consapevolezza che elegge i nuovi codici del vestire con eleganza, senza dimenticare praticità e comfort. Tanto che una delle tendenze principali è quella della maglieria (Cividini, Navigare, American Vintage, Lardini).
Conscio della celebrazione del piacere estetico, della legittimità del desiderio d’apparire, dell’attenzione a temi e problematiche legate all’ambiente, con l’idea che siano prima di tutto i capi che abitano il suo armadio a permettergli di sperimentare ogni giorno e d’indossare le diverse sfumature della mascolinità, l’uomo di Pitti sceglie l’eleganza londinese dei gentiluomini dei club (Carlo Pignatelli, L.B.M. 1911, Gabriele Pasini), il rigore del classico vestire maschile, in una lettura che sperimenta nuovi equilibri.
Ad esempio Landi con la linea «L’Impermeabile» continua la sua ricerca di tessuti compatti come il cover originale inglese che reinterpreta nella giacca da pesca con struttura in lana extra battuta. Oppure come il worsted, resiliente e leggero, che restituisce ai capi la versatilità di utilizzo delle lane inglesi.
L’Impermeabile ripropone capi storici come i modelli Martin, Gilbert, Tony, in tessuti con mani militari e secche, o lanose e ruvide come i “black watch” britannici originali. Proposte anche due capsule in cui lo stile rigoroso incontra colori brillanti negli interni, oppure ibridi nel piumino. Infine, in linea con la tendenza alle economie circolari, anche L’Impermeabile utilizza tessuti di denim riciclato al 95%.
Anche Blauer Usa presenta una serie di proposte che puntano alla sostenibilità. Capospalla e maglieria ci catapultano sulle montagne della città di Aspen, in Colorado, il cui corpo forestale ha ispirato la nuova linea di piumini, realizzati in tessuti pesanti come il Taslan light, abbinato a eco-pelle e in nylon con stampe mimetiche, abbinato al Taslan per le applicazioni. Per i capi più tecnici, cuciture nastrate e un passamontagna in pile per coprire il viso inserito all’interno del cappuccio.
Da North Sail il tema green è centrale, cominciando dalla scelta di fornitori che danno all’azienda garanzie e certificazioni ambientali e di responsabilità sociale, per una catena produttiva che privilegi materiali ecosostenibili (cotone organico) o riciclati (cotone e plastica) e tinture di origine vegetale. La collezione North Sails per la 36/a America’s Cup by Prada ad esempio è stata realizzata interamente con materiali riciclati.
Capsule sostenibile anche da Chimborazo dove Il nylon riciclato entra in collezione e i sistemi di riscaldamento vengono alimentati da power bank applicati a capospalla e scaldacollo.
Da Lardini i cappotti traggono ispirazione da un immaginario viaggio sul treno della via Siberiana, con materiali come il filato jersey Harris Tweed, oppure, per i lunghi soprabiti, lana, alpaca e mohair. Lardini introduce anche un cappotto tutto sostenibile realizzato in carta tessuta, filato creato con la pianta di abaca, che ha un impatto ambientale limitato e permette di mantenere struttura e performance. Si affiancano capi come il trench termonastrato in tessuto tecnico bicolore, il peacoat in lane preziose e l’oarka con fodera raffigurante il lago Bajkal.
Giacche e vestiti sono in principe di Galles e micro fantasie, in velluto 2000 righe, jersey, piquet in lana e tela di lambswool. Tessuti che ritroviamo nella loro forma più nobile per la linea sartoria. Vestiti sontuosi in velluto broccato e velluto liscio che richiamano i colori dei rivestimenti nelle carrozze di prima classe della transiberiana beige, grigio chiaro delle steppe per blazer in cachemire doppiopetto.
Cappotti ampi che ricordano i colori dei lupi siberiani.
La nuova edizione di Pitti Uomo, la n.97, in programma a Firenze dal 7 al 10 gennaio, si colora anche di progetti speciali, come il tema dei saloni invernali firmato dall’art director Angelo Figus e per il set design da Alessandro Moradei, che parla di bandiere (Show Your flags at Pitti), tra le quali quella di Pitti Immagine, immortalata nello scatto di Franco Pagetti.
Tra gli ospiti d’onore della nuova edizione del salone della moda maschile, che mette in campo 1203 marchi da tutto il mondo, c’è la maison tedesca Jil Sander disegnata da Lucie e Luke Meier, che mostrerà la nuova collezione in qualità di guest designer. Special Guest sarà invece lo stilista Stefano Pilati, con il suo marchio Random Identities.
Con oltre tre decadi di attività nella moda, Pilati è considerato uno dei più influenti designer della sua generazione.
Infine, il brand unisex Telfar è lo Special Project. Telfar Clemens, fondatore del marchio nato a New York nel 2005, presenterà il suo concetto di moda fluida e simplex (simple + complex).
Compleanni ed eventi speciali. Brioni celebrerà a Firenze 75 anni dalla nascita con un evento curato da Olivier Saillard, nel quale sarà presentata la nuova collezione e ricordata la storia del marchio nato a Penne che sfilò per la prima volta proprio a Firenze nella Sala Bianca di Pitti nel 1952.
Tra le ricorrenze anche quella di Blauer Usa che celebrerà 20 anni del gruppo FGF Industry, a cui fa capo il marchio, presentando in Dogana una mostra fotografica a cura di Felice Limosani, intitolata Human Landscapes. Protagoniste le foto di James Mollison: un viaggio on the road negli Usa realizzato dal fotografo britannico, in mostra dal 7 al 10 gennaio.
Il brand francese Chevignon celebrerà 40 anni con una sfilata in scena il 7 gennaio allo Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda.
Woolrich celebra 190 anni con The Ultimate Woolrich Experience installazione alla Dogana in tre ambienti, dove sarà presentata la prima Woolrich Arctic Capsule, tributo all’evoluzione del capo icona del marchio l’Arctic Parka.
Il brand Sergio Tacchini presenterà una retrospettiva che celebrerà il suo heritage e la nuova collezione nata sotto nuova proprietà e firmata dal nuovo direttore creativo Dao-Yi Chow.
K-way, da 15 anni entrato a far parte del gruppo torinese BasicNet, sfilerà per la prima volta a Firenze l’8 gennaio a Palazzo della Borsa Valori con i suoi capi iconici antipioggia entrati nel dizionario della lingua italiana.
Chiara Boni lancerà la sua prima collezione maschile, Trailblazer, nella sua nuova boutique a Firenze: una capsule di 4 must-have dall’approccio sostenibile.
«Celeblueation» è la mostra antologica di Renato Balestra che si terrà dall’8 gennaio nella Fondazione Zeffirelli: 300 bozzetti e abiti scelti dal couturier. Tribute to Karl: The White Shirt Project è il progetto espositivo curato da Carine Roitfeld, style advisor per la maison, dove la celebre camicia bianca del designer sarà riletta da un gruppo di celebrities, tra cui Cara Delevingne, Tommy Hilfiger, Kate Moss.
Sergio Rossi debutta a Pitti e lancia Sergio Rossi Uomo.
Dust Magazine si chiederà cos’è il formale con la sfilata di una selezione di brand in scena a Fortezza, dove il Lyceum diventerà un luogo di riflessione sulla moda green nello spazio ideato dallo studio d’architettura di Andrea Caputo, dove un’installazione creerà una sorta d’isola dove si svolgeranno talk e confronti a cura di Angela Rui. Partecipa al progetto Reda, leader nella produzione di tessuti sostenibili in pura lana Merinos.
Il brand tedesco Closed e il designer britannico Nigel Cabourn firmano una nuova collezione a base di look d’ispirazione navale per uomo e donna. Pitti Immagine in collaborazione con Revolver Copenhagen presenta la quarta edizione di Scandinavian Manifesto, selezione di brand nella nuova location della Sala del Rondino. Infine debutta a Pitti Uomo Tokyo Knit, spazio dedicato alla maglieria giapponese.
Servizio di Patrizia Vacalebri - Agenzia ANSA