L'estate dei ragazzi: si studia e si cerca lavoro
Rinunciano alla vacanza e al completo relax, decidendo di lavorare o dedicarsi allo studio: sono il 64% gli studenti italiani che non faranno un viaggio estivo e il 38% quelli che si troveranno un lavoretto ad agosto.
Solo il 25% si concederà un mese di completo relax. I lavori più gettonati? Cameriere nei locali vicino casa e animatore nei villaggi turistici. E' quanto emerge da uno studio di In a Bottle condotto su circa 1.500 tra laureati e studenti con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community.
Sono la paura che la curva dei contagi aumenti nelle località di villeggiatura (37%) e il voler restare vicino alla famiglia (25%) a spingere i ragazzi a rinunciare alle vacanze. Dopo i mesi vissuti nell'incertezza causa pandemia, i più giovani provano principalmente sentimenti di apprensione (61%) e ansia (54%) pensando a ciò che potrà accadere da settembre. Una cospicua percentuale (41%) si dice invece motivata e positiva.
Chi decide di partire (29%) lo farà principalmente in Italia (65%) e a ranghi ridotti (il 49% con un piccolo gruppo di amici selezionati, il 25% al massimo con un paio di persone).
Una volta terminata l'estate, il 37% del campione proseguirà o comincerà l'attività formativa attraverso università o master, il 25% si lancerà subito nel mondo del lavoro, mentre il 32% alternerà lo studio ad attività di stage.