Vacanze: 7 consigli per annaffiare le piante e ritrovarle in salute
Tanti giorni o pochi, quando si parte per le vacanze d'estate, pur brevi che siano, tra le preoccupazioni legate alla casa di residenza da chiudere - svuotare il frigorifero, non lasciare l'immondizia, sigillare le finestre, chiudere luce e gas - uno dei pensieri è come gestire le piante che rimarranno da sole a casa.
Alcune non hanno grandi necessità, possono restare anche per giorni in autonomia. Altre invece dopo un giorno sono già sofferenti. Qualche consiglio:
1) Per le piante da interni una cosa fondamentale è lasciare una fonte luminosa naturale: non possiamo chiudere tutte le finestre lasciando le piante al buio per giorni.
2) Secondo consiglio è dividerle tra piante che odiano i ristagni d'acqua e piante che invece bevono volentieri dal sotto vaso.
3) Per le seconde la soluzione migliore è la classica bacinella piena d'acqua in cui immergerle, come consiglio aggiungere - suggerisce Negozio Leggero - qualche goccia di olio di neem (un olio vegetale di tradizione ayurvedica, impiegato da secoli per la sua attività antibiotica, antibatterica, antinfiammatoria e antiparassitaria) nell'acqua in modo da non trovare la casa colonizzata dalle zanzare che nei ristagni d'acqua stanno benissimo.
4) Per le piante che invece odiano bere da sotto, un grande classico è la bottiglia capovolta, è una tecnica che a volte delude ma spesso è efficace. Bisogna praticare dei fori sul tappo e sulla base della bottiglia, riempirla di acqua e inserirla nel terreno con il tappo bucherellato piantato nella terra. In questo modo il liquido bagnerà il terreno lentamente.
5) Le piante da esterno vale la pena spostarle il più possibile all'ombra in modo che abbiano bisogno di meno acqua, e vicine tra loro in modo da creare un microclima umido; mettete a fianco dei vasi dei recipienti pieni di acqua così che, evaporando, creerà un ambiente umido. Anche le scale del condominio possono andare bene come spazio estivo temporaneo. Anche per loro bottiglia capovolta e bacinella. ma ancora meglio chiedendo aiuto dai vicini di casa, spesso ci si stupisce della grande disponibilità che si incontra.
6) In commercio esistono anche flaconi di acqua complessata. È una speciale acqua in gel costituita da fibre naturali e acqua demineralizzata. I microorganismi del terreno scompongono la cellulosa e liberano l’acqua per un tempo che varia dai 15 ai 20 giorni a seconda della confezione, del terreno e della temperatura. Il flacone si inserisce capovolto nel terreno più vicino possibile al fusto.
7) Se poi ci siamo ricordati per tempo delle piante e non all'ultimo momento forse ci siamo dedicati ad una pratica consigliabile sempre e che durante l'estate può tornare davvero utile: la pacciamatura. Ecco come fare, secondo i consigli ecologisti di Lucia Cuffaro (autoproduciamo.it) : "basta adagiare con attenzione del fieno, della paglia o degli stralci di erbe seccati (erbacce tolte che abbiamo fatto seccare per almeno una settimana al sole) attorno a una pianta, a un fiore o a un ortaggio; anche vicino al fusto. Si può fare quindi nei vasi, nei giardini e negli orti.