Nel mondo una persona su tre soffre di carenza di ferro (e magari non lo sa)
Nel mondo una persona su 3 soffre di carenza di ferro: è questo uno dei problemi più trascurati, benché sia facilmente identificabile con un'analisi del sangue. Proprio oggi si celebra l'Iron Deficiency Day (la Giornata Internazionale della carenza di ferro), istituita nel 2015 per aumentare la consapevolezza sul ruolo vitale del ferro per l'organismo. E', infatti, un elemento essenziale per mantenere le funzioni vitali: interviene nella produzione dei globuli rossi, assicura un efficace funzionamento di cuore e cervello e rafforza il sistema immunitario, proteggendo da infezioni e malattie. Senza sufficiente ferro a disposizione, il corpo umano non può funzionare correttamente e l'impatto sulla salute e sulla qualità di vita è notevole: affaticamento, mal di testa, fiato corto, pallore, fragilità di unghie e capelli, vulnerabilità alle infezioni, irritabilità, scarsa concentrazione sono i sintomi più comuni, che possono manifestarsi a qualsiasi età.
Durante la vita fertile 1 donna su 3 vive questa condizione, a causa di mestruazioni abbondanti, problemi di cattivo assorbimento o carenze alimentari. "Almeno il 30% delle future mamme inizia la gravidanza senza adeguate scorte di ferro, aumentando il rischio di parto prematuro e di basso peso del bambino alla nascita", dice Antonio Ragusa, direttore di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Fatebenefratelli di Roma. Secondo stime, il 90% delle future mamme non assume ferro a sufficienza durante la gestazione, trascurando che durante l'ultimo trimestre il feto immagazzina l'80% del ferro di cui avrà bisogno per la crescita nei primi sei mesi di vita.
Inoltre, il deficit di ferro interessa fino al 50% dei pazienti con malattia renale cronica (stadio 2-5) e all'incirca il 70% di quelli che iniziano il trattamento di dialisi.
"Poiché l'anemia e la carenza di ferro impattano in modo significativo sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza delle persone con nefropatia, è importante che tali condizioni vengano adeguatamente riconosciute e trattate", spiega Pietro Manuel Ferraro, docente associato in Nefrologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. I problemi ci sono anche per chi soffre di cuore. "Fino al 50% dei soggetti affetti da scompenso cardiaco è interessato da carenza di ferro, con o senza anemia, condizione che interferisce con la produzione di energia muscolare, peggiorando la qualità di vita", spiega Fabrizio Oliva, direttore di Cardiologia 1 del Cardio Center De Gasperis dell'Ospedale Niguarda di Milano.