Gli effetti del coronavirus sul sistema respiratorio: lo studio della Fbk
Il rischio di complicazioni aumenta con l’età del paziente, e gli uomini hanno il 53% di probabilità in più di sviluppare una malattia critica
TRENTO. La probabilità dello sviluppo di sintomi nei casi di infezioni da Sars-Cov-2 spazia dal 18% tra le persone con età inferiore ai 20 anni al 65% di quelli di età maggiore o uguale a 80 anni. E oltre la metà delle persone a stretto contatto con un contagiato hanno sviluppato il virus in forma sintomatica. Sono alcune delle conclusioni di uno studio epidemiologico della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento, pubblicato sulla rivista scientifica "Jama network open".
La ricerca, il cui primo autore è Piero Poletti, del centro di ricerca "Health emergencies", ha definito i tassi di sviluppo dei sintomi respiratori e febbre legati all'infezione, in relazione all'età e al sesso. La ricerca fornisce le stime sulla probabilità di sviluppare dopo l'infezione sintomi critici tali da richiedere il ricovero in terapia intensiva o da portare alla morte del paziente.
Lo studio si basa su una coorte di 5.484 individui identificati e isolati durante le operazioni di tracciamento dei contatti tra febbraio e aprile 2020 in Lombardia. Tutti i contatti sono stati monitorati giornalmente.
Dai dati analizzati, è emerso che il 26% dei soggetti infetti sotto i 60 anni ha sviluppato sintomi o febbre uguale o superiore ai 37,5 gradi centigradi. Il 6,6% degli infetti sopra i 60 anni ha sviluppato malattia critica. Il rischio di malattia critica è risultato inferiore del 53% nelle donne rispetto agli uomini.