Vaccinazioni a domicilio: ecco come si procede in Trentino
Parla Simona Sforzin, direttrice dell'unità operativa delle cure primarie di Trento e Rovereto. Fra spostamenti, anamnesi, preparazione, somministrazione e quarto d'ora di osservazione, per vaccinare dieci anziani servono circa sei ore
TRENTO - «Sono un ultra 80enne costretto a letto dalla malattia, posso essere vaccinato a domicilio?» Questa è una delle domande più frequenti a proposito della campagna di vaccinazione riportate nella sezione dedicata del sito dell'Azienda provinciale dei Servizi sanitari "Vaccinazione anti Covid-19 in Trentino: le Faq".
La scarna risposta recita: «Sì, deve contattare il suo medico di medicina generale che segnalerà il suo caso alle Cure domiciliari».
E poi? La vaccinazione a domicilio per persone di età superiore agli 80 anni può essere richiesta al proprio medico di famiglia in presenza di difficoltà motorie e/o patologie che impediscono o rendono difficoltoso il raggiungimento del centro vaccinale e l'attesa prolungata senza avere informazioni sulle tempistiche di questo importante servizio garantito dall'Azienda sanitaria sta generando preoccupazione e malumore nei familiari di anziani.
Simona Sforzin, direttrice dell'unità operativa delle cure primarie di Trento e Rovereto, spiega all'Adige come sta procedendo questo aspetto della campagna vaccinale.
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