Johnson & Johnson, lancio ritardato in attesa delle nuove valutazioni delle autorità sanitarie
Oggi negli Stati Uniti è stata disposta una sospensione temporanea per approfondimenti su alcuni casi di trombosi atipiche
LA CAMPAGNA In arrivo 2,2 milioni di dosi in Italia. Oltre 20 mila quelle destinate al Trentino per accelerare
IL RICHIAMO Pfizer e Moderna, la seconda dose slitta a 42 giorni dopo la prima
ROMA. La Johnson & Johnson, che ha consegnato oggi le sue dosi di vaccino anti-covid anche in Europa, precisa di aver deciso di "ritardare il lancio" del proprio siero nel vecchio continente, "in un'ottica di trasparenza e in attesa delle valutazioni delle autorità sanitarie europee".
Lo precisa la stessa azienda farmaceutica dopo la sospensione, da parte dalle autorità americane, delle somministrazioni del vaccino in seguito a sei casi di reazioni rare legate alla formazione di coaguli di sangue, tra cui un decesso.
"Stiamo lavorando a stretto contatto con esperti medici e autorità sanitarie, e favoriamo fermamente una comunicazione aperta di queste informazioni agli operatori sanitari e al pubblico", afferma l'azienda.
I Ccd e la Fda statunitensi, sottolinea inoltre J&J, hanno messo a disposizione informazioni sul corretto riconoscimento e gestione di questi disturbi a causa del trattamento unico richiesto da questo tipo di coaguli di sangue.
Le autorità sanitarie, precisa l'azienda, "consigliano alle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il covid-19 e che sviluppano un forte mal di testa, dolore addominale, dolore alle gambe o respiro corto entro tre settimane dalla vaccinazione di contattare il proprio medico".
Intanto, sono 184mila le dosi del vaccino Janssen della Johnson & Johnson che arriveranno nel pomeriggio all'hub della Difesa di Pratica di Mare. Si tratta del primo lotto del vaccino statunitense che giunge in Italia.
L'Ema, già lo scorso 9 aprile, ha avviato una revisione per valutare le segnalazioni di eventi tromboembolici in quanti hanno ricevuto il vaccino anti-Covid Janssen. Il vaccino attualmente è utilizzato solo negli Stati Uniti, con un'autorizzazione all'uso di emergenza.
Nell'Ue è stato autorizzato l'11 marzo, ma non viene ancora inoculato. Al momento non è chiaro se vi sia un'associazione causale con gli eventi trombotici.