Pm10 in Trentino, in marzo alcuni superamenti dei limiti: ecco l'analisi
Le indicazioni nel nuovo bollettino mensile dell'Appa: una configurazione meteorologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti nei fondovalle. Attorno alla metà del mese è stato registrato un fenomeno di trasporto di polveri desertiche che ha interessato larga parte del territorio europeo, i cui effetti sono stati visibili per alcuni giorni anche in Trentino
TRENTO. In Trentino il mese di marzo 2022 è stato caratterizzato da alcuni superamenti del limite previsto per la media giornaliera dell'inquinante polveri sottili Pm10, mentre le concentrazioni medie di biossido di azoto No2 misurate in marzo sono risultate sempre inferiori al limite di 200 µg/m3. Lo riporta il nuovo bollettino mensile dell'Appa. Attorno alla metà del mese, è stato registrato un fenomeno di trasporto di polveri desertiche che ha interessato larga parte del territorio europeo, i cui effetti sono stati visibili per alcuni giorni anche in Trentino.
Un secondo episodio di trasporto di polveri desertiche, più contenuto, si è verificato alla fine del mese. "Il mese di marzo 2022 - si legge nel rapporto mensile Appa - è stato caratterizzato da alcuni superamenti del limite previsto per la media giornaliera dell’inquinante polveri sottili pm10.
Come spesso succede in questo periodo dell’anno si è venuta a creare una configurazione meteorologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti nei fondovalle e favorevole alla formazione del particolato secondario, vale a dire quello che si forma in atmosfera in seguito a trasformazioni chimico-fisiche di altre sostanze anche a seguito dell’aumento dell’irradiazione solare rispetto al periodo invernale. Inoltre attorno alla metà del mese di marzo si è verificato un fenomeno di trasporto di polveri desertiche, che ha interessato larga parte del territorio europeo ed i cui effetti sono stati visibili per alcuni giorni anche in Trentino.
In particolare, tra il 15 e il 18 marzo le concentrazioni di pm10 hanno superato il limite previsto per la media giornaliera in tutte le stazioni della rete provinciale di monitoraggio, compresa quella posta in quota sul Monte Gaza, lontana da fonti emissive. Un secondo episodio di trasporto di polveri desertiche, più contenuto, si è poi verificato alla fine del mese.
È opportuno ricordare che, ai sensi del D.Lgs. 155/2010, il contributo di fonti naturali, quali ad esempio le polveri desertiche, può essere scorporato dal totale del PM10 misurato in sede di valutazione e validazione annuale ai fini del rispetto dei limiti previsti. Le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto NO2 misurate in marzo sono più elevate rispetto a quanto rilevato nello stesso mese dei due anni precedenti, in cui erano in vigore limitazioni alla circolazione (lockdown nel 2020, “zona rossa” nel 2021). Le concentrazioni medie orarie sono risultate comunque sempre inferiori al limite di 200 μg/m3.
Concentazione NO 2 - mese di marzo Per descrivere in maniera sintetica i livelli di inquinamento atmosferico presenti in un luogo ed in un determinato periodo è definito un indice di qualità dell’aria (AQI - Air quality index) contraddistinto da 5 classi.
Le classi buono, discreto e moderato sono riferite a valori di concentrazione che nel periodo di monitoraggio hanno rispettato tutti i limiti fissati dalla normativa a tutela della salute, mentre le classi scadente e pessimo indicano valori di concentrazione che, almeno in una stazione di misura e per almeno un inquinante, ne sono risultati superiori. Riguardo tale indice sintetico i dati raccolti dalla rete provinciale di misura, nel mese di marzo 2022, hanno evidenziato globalmente uno stato di qualità dell’aria scadente".