Mascherine, per Crisanti in questa fase epidemica ha senso utilizzarle solo per le persone fragili e i loro contatti stretti
Il noto microbiologo dopo la conferma dell'obbligo anche a scuola e la successiva proroga sul posto di lavoro: "Con questa variante contagiosissima, per le persone non fragili ma vaccinate da poco sarebbe meglio infettarsi". Intanto l'Oms fa sapere che il covid ha ucciso direttamente quasi 15 milioni di cittadini nel mondo. L'Ema: in autunno disponibile il vaccino aggiornato sulle varianti
L'OBBLIGO Al lavoro ancora con la mascherina fino all'estate
TRENTINO Una giornata senza vittime, oltre 300 i nuovi contagi
TRENTO. Novità in arrivo sul fronte covid: si profila a disponibilòità in Europa di un nuovo vaccino, in autunno, ing rado di assicurare la protezione dalle varianti del virus.
Intanto fa discutere e divide gli esperti più noti in Italia la scelta di prorogare a fine giugno l'obbligo di mascherina nei posti di lavoro.
In precedenza altre polemiche aveva suscitato la decisione del govenro di confermare l'obbligo per alunni e studenti, fino alla conclusione dell'anno scolastico.
Secondo il microbiologo Andrea Crisanti, in una fase come quella attuale l'uso delle mascherine andrebbe riservato alle persone fragili.
Intanto, l'Oms stima che il virus abbia ucciso direttamente circa 14,9 milioni di persone nel mondo.
C'è una probabilità "abbastanza alta" di vedere approvato nell'Ue entro settembre il primo vaccino contro le varianti, secondo il capo della task force sui vaccini dell'Ema, Cavaleri.
Per parte sua, la Fda americana limiterà l'uso del vaccino anti Covid Johnson & Johnson per il rischio di "rare ma gravi trombosi".
Per tornare alla querelle mascherine, Crisanti spiega così la sua posizione critica: "Strumenti come lockdown e mascherine con un virus che ha un indice di trasmissione 2, come l'influenza, funzionano bene, ma con uno di indice 11", come le attuali varianti di Sars-Cov-2, "non servono".
"Con questi numeri a livello di popolazione, il ruolo delle mascherine è minimo, ma a livello personale è gigantesco. Per questo devono usarle i fragili e chi è a contatto con loro. Per tutti gli altri soggetti, meglio infettarsi ora, a poca distanza dalla vaccinazione, perché l'infezione è più lieve, anche se sembra controintuitivo", prosegue il direttore del Dipartimento di Microbiologia molecolare all'Università di Padova, intervistato oggi su Rai Radio1, sull'andamento epidemiologico e sulle contromisure.
Al contrario, "bloccare la trasmissione significa portare l'indice di trasmissione da 15 a 1 con misure di restrizione, ma è impossibile, non ci stanno riuscendo neanche in Cina. Bisogna essere realistici".
In Gran Bretagna, frattanto, dove le restrizioni sono cadute da tempo, accelera il calo dei contagi in tutte e quattro le nazioni del Regno Unito, dopo il rimbalzo dei mesi scorsi innescato dalle varianti Omicron
Lo confermano le stime settimanali dell'Office for National Statistics (Ons), che indicano una riduzione di oltre un terzo rispetto ai 7 giorni precedenti e una tendenza stabilizzata al ribasso ormai da un mese in Inghilterra: di gran lunga il territorio più popoloso dell'isola, dove il governo di Boris Johnson ha mantenuto ferma la revoca di tutte restrizioni (incluso l'obbligo legale della mascherina, abolito ovunque) decisa sin da fine gennaio.
Sullo sfondo di una campagna di vaccinazioni di massa che ha raggiunto quasi il 70% della popolazione over 12 anche con la terza dose e che sta ora coinvolgendo con la quarta gli ultra 75enni e gli immunodepressi di ogni età, sono tornati parallelamente a calare inoltre i dati sui morti censiti e quelli delle persone ricoverate negli ospedali per covid: ridiscese a inizio maggio a un totale di 11.000 circa nell'intero Paese, con non più di 250 pazienti costretti al momento a essere sottoposti a ventilazione assistita nei reparti nazionali di terapia intensiva.