Al via la campagna di vaccinazione contro l’influenza: tutto quello che c’è da sapere
Gli anziani restano sempre il target prioritario per la vaccinazione antinfluenzale, ma anche quest’anno, come gli scorsi anni, la vaccinazione sarà gratuita per tutte le persone a rischio di avere complicanze in caso di influenza e per le categorie maggiormente esposte al virus
TRENTO. In vista dell’inverno e dei picchi di influenza stagionale è bene farsi trovare pronti e soprattutto protetti. Si parte dunque con la campagna di vaccinazione antinfluenzale. È possibile vaccinarsi dal proprio medico o pediatra di famiglia oppure nei centri vaccinali dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, prenotando al CUP online (già da questa sera alle 18). Non ci sono controindicazioni per una co-somministrazione con il nuovo vaccino aggiornato anti Covid-19.
Obiettivi, target e date della campagna vaccinale sono stati presentati oggi in conferenza stampa dal direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro, dalla direttrice del Dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali e dal dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento Giancarlo Ruscitti. Presenti anche i rappresentanti degli Ordini delle professioni della sanità, come ogni anno in prima linea per richiamare
Chi si deve vaccinare
Gli anziani restano sempre il target prioritario per la vaccinazione antinfluenzale, ma anche quest’anno, come gli scorsi anni, la vaccinazione sarà gratuita per tutte le persone a rischio di avere complicanze in caso di influenza e per le categorie maggiormente esposte al virus.
La vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente dal Servizio sanitario provinciale a:
- medici e personale sanitario di assistenza
- persone con più di 60 anni
- donne in gravidanza e nel post partum
- popolazione a rischio (malati cronici, familiari di soggetti ad alto rischio, caregiver etc.)
- bambini dai sei mesi ai sei anni
- addetti ai servizi pubblici (forze di polizia e vigili del fuoco)
- persone che per motivi di lavoro entrano in contatto con animali (allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, veterinari pubblici e privati etc.)
- donatori di sangue
- personale dei servizi socio-educativi, dell’infanzia e della scuola
- personale addetto al trasporto pubblico
- lavoratori al dettaglio di generi alimentari e della grande distribuzione.
Quando e dove vaccinarsi
È possibile vaccinarsi fin da subito dal proprio medico o pediatra di famiglia oppure nei centri vaccinali di Apss del territorio a partire dai prossimi giorni. Come sempre il vaccino va prenotato al Cup online. I bambini con patologie croniche ricevono una lettera d’invito per la vaccinazione. Le persone fragili, per le quali l’influenza potrebbe costituire un problema di salute serio, possono vaccinarsi in qualsiasi momento della stagione influenzale. La vaccinazione diventa efficace dopo circa due settimane. I picchi influenzali si verificano di solito tra la fine di dicembre e i primi di febbraio, ma l’anno scorso il picco è stato anticipato; per questo è importante partire fin da subito con la vaccinazione, che copre comunque sei mesi dalla somministrazione.
Vaccinazioni anti Covid-19
Non ci sono controindicazioni alla co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con altri vaccini, come l’antiCovid-19 di nuova formulazione Comirnaty Omicron. È consigliabile quindi vaccinarsi con entrambi nella stessa seduta. Il richiamo con il vaccino anti Covid-19 è raccomandato alle categorie più fragili (persone con più di 60 anni, ospiti delle Rsa, donne in gravidanza o post parto, operatori sanitari e socio sanitari, persone con malattie croniche o particolarmente fragili). La somministrazione con il nuovo vaccino aggiornato è consigliata anche a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità.
A richiesta, e secondo la disponibilità delle dosi inviate dal ministero della Salute, può vaccinarsi anche chi non rientra nelle categorie a rischio. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi. La dose di richiamo è raccomandata a distanza di sei mesi dall’ultima dose di vaccino anti Covid-19 o dall’ultima infezione, a prescindere dal numero di dosi ricevute o di diagnosi di infezione. Sulla base di una valutazione clinica l’intervallo di tempo dall’ultima vaccinazione può scendere anche a tre mesi. Una recente infezione non rappresenta comunque una controindicazione alla vaccinazione. Una singola dose di vaccino è indicata anche per chi non si è mai vaccinato (ciclo primario). Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni che non hanno completato un ciclo primario o non si sono mai ammalati, sono previste invece tre dosi di vaccino.
In Trentino in una prima fase il vaccino anti Covid-19 verrà somministrato prioritariamente agli ospiti delle Rsa. Con il progressivo arrivo di ulteriori dosi sarà possibile estendere la vaccinazione anche alle altre categorie. Il vaccino anti Covid-19 può essere fatto dal proprio medico di medicina generale o pediatra di famiglia oppure nei centri vaccinali Apss.