Francesco Moser testimonial della Giornata per l'Udito: «La prevenzione è importante, controllatevi»
Il campione di Palù alla Camera dei Deputati per il World Hearing Day: la sordità è una patologia subdola ed invalidante, occorre informare
ROMA. Francesco Moser è stato il testimonial d'eccezione della IX Giornata dell'Udito, ospitata nella sala della Regina della Camera dei Deputati. Il ciclista italiano più vincente di sempre, 273 le vittorie ottenute da professionista, ha voluto portare il proprio contributo in occasione della celebrazione del World Hearing Day, il più grande evento di sensibilizzazione globale sul tema della salute uditiva organizzato ogni anno il 3 marzo dall'OMS.
"Da ex atleta - ha spiegato Moser - posso dire che così come è importante mantenere uno stile di vita sano, tra alimentazione corretta e attività sportiva, altrettanto fondamentale è mantenere l'udito attivo e funzionale, per avere una vita sana ed efficiente ogni giorno, anche per chi non è più giovanissimo".
All'evento hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa con l'obiettivo di diffondere in Italia il messaggio dell'Organizzazione mondiale della sanità. Quello lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell'Udito 2024 recita "È ora di cambiare mentalità: facciamo sì che le cure per l'udito diventino una realtà per tutti!".
Secondo l'OMS sono più di un miliardo e mezzo le persone che convivono con una qualche forma di disabilità uditiva, 430 milioni in forma invalidante. Un numero che nel 2050 potrebbe salire a oltre 2 miliardi e mezzo, di cui oltre 700 milioni in forma invalidante. E tutto questo non fa altro che tradursi in costi per l'economia globale di 980 miliardi di dollari all'anno che comprendono le spese del settore sanitario, senza considerare i dispositivi acustici e i costi sociali, come il supporto
educativo e la perdita di produttività.
"Come ogni anno - ha affermato la presidente di Italia Onlus, Valentina Faricell i- il nostro Paese risponde presente all'appello dell'Oms per richiamare l'attenzione di istituzioni e mondo della sanità sul problema delle cure uditive. Quest'anno si punta su un radicale cambio di mentalità, perchè intorno al mondo dell'udito esiste ancora un forte stigma che ne ostacola la prevenzione, la diagnosi precoce e la successiva cura".
"Quindici anni fa - ha ricordato - Udito Italia è scesa in piazza, portando la cura dell'udito tra la gente, grazie all'evento Nonno Ascoltami. Si è partiti dai controlli gratuiti nelle piazze di tutta Italia per le persone più anziane, fino ad arrivare a coinvolgere anche i più giovani. I bambini, per i quali la diagnosi precoce e gli screening neonatali sono fondamentali per lo sviluppo del linguaggio, gli adolescenti, ogni giorno a rischio ipoacusia per colpa di stili di vita che mettono a dura prova il sistema uditivo. E infine per tanti lavoratori troppo spesso esposti ad ambienti ad alto rischio rumore".
"L'ipoacusia - ha aggiunto Mauro Menzietti, fondatore di Udito Italia e membro del World Hearing Forum dell'Oms, organismo che detta le politiche dell'udito a livello mondiale - resta una disabilità invisibile, perché troppo spesso trascurata e non trattata. E questo ne accresce la diffusione con gravi conseguenze per le popolazioni. Basti pensare che rappresenta la terza causa di disabilità a livello mondiale, ha costi economici altissimi e costi sociali allarmanti".
"Una situazione - ha sottolineato - che bisogna necessariamente invertire, anche alla luce dei dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui il 90% dei casi di ipoacusia sarebbe evitabile, grazie a migliori stili di vita e a una maggiore informazione e sensibilizzazione".