Bicicletta / Percorsi

C'è una ciclovia trentina fra le tre migliori d'Italia (ma nessuno la conosce): premiata sabato sera

Si chiama «Green Road dei Fiori», da Pinzolo al lago di Idro, vince il bronzo agli Oscar del cicloturismo italiano: un percorso su pista, ma anche su strade aperte al traffico

di Gigi Zoppello

ROMA. La Regione Friuli Venezia Giulia con la Ciclovia Pedemontana vince la nona edizione del Green Road Award, l'Oscar Italiano del Cicloturismo, il premio che viene assegnato ogni anno alle ciclovie verdi delle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati al turismo lento.

Il secondo premio va alla Regione Calabria per la Ciclopedonale della Val di Neto, mentre al terzo posto si posiziona la Provincia Autonoma di Trento con la Green Road dei Fiori. Non la conoscete? Per forza: è una novità di quest’anno, appena partita. E si tratta semplicemente di collegare la pista ciclabile della Rendena (con partenza dal Tulot di Pinzolo) con quella del Chiese (fino al lago di Idro). Perché «dei Fiori»? Come scrive Visit Trentino «Nel periodo della fioritura i prati da Carisolo al Lago d'Idro, si trasformano in una tavolozza di colori unica, unica come la bellezza del Parco Naturale Adamello Brenta che li circonda».

La giuria del Green Road Award ha selezionato i vincitori tra le 25 proposte presentate da regioni, territori e province autonome. I premi vengono assegnati alle ciclovie che dimostrano di possedere criteri di eccellenza e il più alto punteggio secondo i vari parametri in esame, inclusi progettazione, costruzione, promozione, attrezzature, segnaletica, servizi green e altro.

La proclamazione a Lucca, protagonista con Viareggio dell'evento di premiazione nella Regione Toscana, vincitrice del primo premio dello scorso anno per la Ciclopedonale Puccini.

Giunto alla nona edizione, l'Oscar italiano del cicloturismo si pone il duplice obiettivo di stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti e di promuovere gli investimenti nel cicloturismo.

Il Trentino ha puntato sulla novità, candidando il percorso di 60 chilometri a ovest. Spiega l’ente del turismo: «Novità di quest'anno, la ciclovia che unisce la pista ciclabile della Val Rendena (25km) con quella della Valle del Chiese (28km di pista ciclopedonale alternata a tratti su strade a basso scorrimento, però fra le automobili).

La prima parte va da Pinzolo a Tione. Poi il nuovo collegamento ha inizio a Tion, prosegue fino all'abitato di Bolbeno per poi collegarsi al paese di Bondo lungo la strada della Madonna del Lares (il tratto presenta pendenze importanti ed è promiscuo con il passaggio di auto).

Abbiamo capito che questo gioiello di pista ciclabile ci obbliga a stare attenti al traffico. Ma per Visit Trentino l’invito è «Immergiti nei colori e nei profumi delle oltre 600 specie di fiori che vestono di primavera i prati lungo la ciclovia, le sponde dei fiumi Sarca e Chiese e le rive dei “Laghi Bandiera Blu” d'Idro e di Roncone. Periodo consigliato: dalla metà di aprile all'inizio di giugno».

Un servizio apprezzabile: il bus navetta su prenotazione, che a fine giornata vi riporta indietro, con un biglietto di 5 euro. Ma attenzione: il servizio è solo nei weekend, questo fine settimana è cancellato domenica 2, e l’ultimo weekend di attività è il prossimo. Poi ciao, i fiori saranno sfioriti.

IL COMUNICATO

Il Trentino si conferma terra amica delle due ruote e con la Ciclovia dei Fiori si aggiudica il terzo posto all’“Italian Green Roads 2024”, l’oscar italiano del cicloturismo che ogni anno premia le “vie verdi” dei territori distintisi per l’attenzione alle due ruote e al turismo “lento”.

La cerimonia si è svolta nella serata di sabato 1 giugno a Lucca, in Toscana, regione vincitrice della passata edizione. A ritirare il premio il direttore sostituto dell’Ufficio infrastrutture ciclopedonali della Provincia, Sergio Deromedis, ed il presidente dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Tullio Serafini.

“Un riconoscimento che ci fa particolarmente piacere perché premia gli sforzi compiuti per mettere a punto questo percorso e più in generale il lavoro di molte professionalità impegnate ogni giorno allo sviluppo della rete ciclopedonale trentina”, le parole di Deromedis intervenuto sul palco.

Portando il saluto e il ringraziamento del presidente della Provincia, Deromedis ha ricordato come il Trentino sia impegnato da anni in un’azione di potenziamento della propria infrastruttura ciclopedonale al fine di garantire sul territorio un sistema di mobilità integrata a servizio di residenti e turisti, nella convinzione che possa generare importanti ricadute sull’economia locale, sulla salute e la sicurezza e più in generale sulla qualità della vita dei territori questi percorsi attraversano.

a rete delle ciclovie del Trentino si articola in dodici itinerari che si sviluppano per circa 460 km che nel 2023 hanno registrato quasi 3 milioni di passaggi, corrispondenti a circa 60 milioni di chilometri pedalati (+4% rispetto al 2022 ed+ 13% rispetto al 2021).

Oltre a rappresentare una ampia proposta cicloturistica, la rete costituisce anche un’offerta importante per la mobilità quotidiana di residenti - che la utilizzano per andare al lavoro, a scuola, per fare commissioni - e turisti, che la percorrono per muoversi tra i vari punti di interesse sul territorio.

Non è la prima volta che il Trentino viene premiato per la qualità delle sue proposte cicloturistiche: in nove edizioni del concorso, infatti, ben sette volte una ciclabile trentina è stata premiata con il Green Road Awards. 

La Ciclovia dei Fioriè un percorso ciclopedonale che unisce in un unico itinerario la Val Rendena e la Valle del Chiese, 57 km da Carisolo fino alle sponde del Lago d’Idro.

Nel periodo della fioritura oltre 600 specie di fiori dipingono la ciclabile con una suggestiva tavolozza di colori: nei prati domina il giallo del tarassaco e del ranuncolo, ma anche il rosa e il rosso del corifoglio, il bianco del caglio che una volta serviva per trasformare il latte, l’azzurro violaceo dell’erba mazzolina. Nelle zone boscose faggete, frassino, il sambuco, l’odoroso tiglio di monte che dà un ottimo miele. Sulle sponde dei laghi crescono rare orchidee multicolori: l’orchidea screziata, la militare, la bruciacchiata, ma anche l’iperico e la potentilla, entrambe piante medicinali dal fiore giallo. Tante anche le erbe commestibili, l’ortica dai fiori rosa, la manna bianca del farinello, asparago e spinacio di monte. Una sinestesia di colori, profumi, sapori e il suono dell’acqua che accompagna i cicloturisti per tutta la lunghezza del percorso.

Non mancano anche alcuni borghi storici e i musei e i siti che riportano i segni lasciati dalla Grande Guerra: camminamenti, trincee e postazioni per i quali la Ciclovia rappresenta un ottimo punto di partenza. Tra i numerosi servizi a disposizione del cicloturista anche un bus navetta su prenotazione sulla via del ritorno.

La motivazione 

La Giuria torna con piacere a premiare un territorio che non si stanca di lavorare e di arricchire con nuovi contenuti l’offerta a disposizione dei turisti a piedi e in bicicletta. La Green Road dei Fiori è un nuovo percorso di grande suggestione, al quale auguriamo ancora una volta grande successo tra gli appassionati del cicloturismo e della biodiversità.

 

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