In Trentino il 15% degli anziani ha problemi di udito: un fenomeno in aumento
I dati 2022-2023 dell'Azienda sanitaria sono stati riferiti durante la presentazione dell'iniziativa «Nonno ascoltami» che porterà il 6 ottobre dalle 10 alle 18 in via Santa Croce a Trento gli screening audiometrici gratuiti
TRENTO. Nel 2022-2023 in Trentino, gli anziani con problemi di udito sono stati il 15% del totale, in aumento rispetto al 10% registrato tra il 2016 e il 2021. Una crescita che però potrebbe rivelare una dinamica positiva, qualora derivi da una maggiore volontà da parte dell'anziano di rivelare la propria difficoltà uditiva, anziché tenerla nascosta per imbarazzo. I dati, riferiti alle indagini dell'Azienda sanitaria, sono stati comunicati ieri durante la presentazione di "Nonno ascoltami", l'iniziativa di promozione della salute uditiva che porterà il 6 ottobre dalle 10 alle 18 in via Santa Croce gli screening audiometrici gratuiti.
L'iniziativa è voluta dalla onlus Udito Italia e ha a Trento il sostegno operativo di Acustica Trentina e il coinvolgimento delle istituzioni locali.
«È fondamentale sottoporsi periodicamente a valutazioni uditive esattamente come è fondamentale andare dall'oculista e dal dentista, ma la popolazione sembra non rendersene pienamente conto - ha indicato il tecnico audiometrista Domenico Spinella di Udito Italia -. Questo vale per le persone anziane, ma anche per i giovani, che indossano le cuffie con volumi altissimi, rischiando di danneggiare il proprio udito. L'udito è come un uovo, sopporta tanti stress ma una volta che si è rotto è impossibile ricomporlo».
In occasione di "Nonno ascoltami", sarà possibile sottoporre l'esito del proprio esame audiometrico al dottor Giuseppe Nicolò Frau, direttore dell'Unità operativa indirizzo otoiatrico di Rovereto: «L'anziano si vergogna delle sue difficoltà uditive e il mancato trattamento della sordità può causare gravi ripercussioni. Tante volte capita che l'anziano non senta bene le istruzioni per l'assunzione dei farmaci, faccia finta d'aver capito e poi assuma i farmaci in maniera errata. Eppure la quasi totalità delle sordità è trattabile. Occorre intervenire sui giovani e sui bambini, anche attraverso le scuole. Un tempo in classe si facevano delle prove acustiche che consentivano di rilevare quali scolari potessero avere un problema, oggi non si fanno più».
È intervenuto l'assessore comunale alle politiche sociali Alberto Pedrotti: «La prevenzione è fondamentale, allevia le sofferenze delle persone e delle famiglie e consente di concentrare le risorse sulle patologie non prevenibili. È questo un fatto ineludibile con cui occorrerà fare i conti nel futuro a causa delle sempre minori risorse a disposizione».