«Vorrei non uno ma 10 campi da golf»
Piano strategico «InGarda». Marco Benedetti: «Non possiamo più aspettare. Torneremo a sollecitare il sindaco di Dro, ma anche quello di Tenno. Perché di golf non ne vorremmo uno, ma due, tre, anche dieci nel Garda trentino. Di cosa abbiamo veramente paura quando parliamo di golf?»
RIVA DEL GARDA - Nessuna rivoluzione, ma tanti input offerti ad una platea apparsa coinvolta, convinta e moderatamente ottimista sul futuro del turismo altogardesano.
Marco Benedetti ieri ha affrontato con piglio da anchorman la presentazione del suo primo "Piano strategico per il turismo del Garda trentino". E lo ha fatto senza rinunciare a qualche effetto speciale: tre maxischermi alle sue spalle, il microfonino auricolare, le parole chiave del suo intervento (fatto a braccio, con appunti) che venivano riproposte in tempo reale sullo schermo più grande, a rimarcare i passaggi essenziali.
Benedetti ha parlato per un'ora e mezza, toccando tutti i principali aspetti del lavoro di «InGarda», ha presentato la sua visione delle cose, ha indicato la via della collaborazione e del coinvolgimento agli operatori, ricordando che «certo non siamo all'anno zero, non possiamo aspettarci crescite a due cifre, ma di crescere ancora sì».
Non sono mancati alcuni passaggi forti: «Non litighiamo più sui prezzi - ha detto il presidente di "InGarda" - non ha più senso parlare di alta e bassa stagione. Serve una flessibilità ben maggiore. Se un quattro stelle fa i prezzi di un due stelle non preoccupiamoci della tariffa, ma della qualità di ciò che offre, va verificata la realtà dell'offerta».
Ed ancora, a sorpresa, sul golf: «Non possiamo più aspettare. Torneremo a sollecitare il sindaco di Dro, ma anche quello di Tenno. Perché di golf non ne vorremmo uno, ma due, tre, anche dieci nel Garda trentino. Di cosa abbiamo veramente paura quando parliamo di golf?».
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