Chesani tricolore, andrà alle Olimpiadi

L'atletica trentina torna alle Olimpiadi dopo 40 anni grazie a Silvano Chesani. Ieri l'atleta della Clarina ha conquistato il titolo italiano indoor di salto in alto, ma soprattutto ha centrato la qualificazione per Londra 2012 grazie a un eccezionale 2,31 superato al primo tentativo. Per trovare un trentino alle Olimpiadi in una prova individuale di atletica si deve risalire a Monaco 1972 quando gareggiarono Cramerotti (giavellotto) e Dionisi (asta)

di Luca Perenzoni

Quando l'obiettivo tricolore sembrava ormai svanito,  Silvano Chesani  ha trovato la forza per decollare e mettere le mani sul titolo italiano e successivamente sul minimo di qualificazione per le Olimpiadi di Londra grazie ad un eccezionale 2,31 superato alla prima prova.La finale del salto in alto maschile ha rappresentato senza dubbio il momento più intenso e tecnicamente più rilevante della due giorni dei campionati italiani indoor di Ancona con il Trentino capace di raccogliere due titoli tricolori grazie proprio a Chesani e a Giordano Benedetti negli 800 metri.


Un oro a testa, ma quello di Chesani ha un valore ed un sapore del tutto particolare, per una lunga serie di motivi. Innanzitutto perché il poliziotto della Clarina diventa il secondo miglior italiano di sempre indoor: meglio di lui ha saputo fare solo Alessandro Talotti, capace di 2,32 il 29 gennaio 2005, data dalla quale detiene il record nazionale in sala, mentre all'aperto resiste ancora il 2,33 di Marcello Benvenuti (settembre ‘89). Un 2,33 che Chesani ieri ha tentato ma fallito per poco. Il risultato marchigiano vale al trentino la qualificazione ai Mondiali in sala di Istanbul al via tra una decina di giorni (era «sufficiente» il 2,29) ma soprattutto il visto per le Olimpiadi di Londra (richiesto proprio 2,31) che, con tutti gli scongiuri del caso, potrebbero quindi riproporre un trentino in una gara individuale di atletica a cinque cerchi dopo 40 anni dalla presenza del roveretano Renzo Cramerotti (giavellotto) e del gardesano Renato Dionisi (asta), quest'ultimo presente anche a Tokio '64.


Dati importanti, ma a rendere ancora più sensazionale il risultato finale è il modo in cui è maturato: un errore a 2,26 infatti sembrava condannare Chesani all'argento alle spalle del torinese Fassinotti, abile a valicare senza macchia la stessa misura, ma davanti al modenese Campioli (tre errori a 2,26). Tre centimetri più sopra si è assegnato il titolo italiano: fuori gli altri due contendenti, Chesani ha ribaltato la classifica superando la misura al terzo tentativo per poi completare l'opera con il 2,31 ottenuto alla prima prova nel boato del palazzetto anconetano.
«Quando ho superato il 2,29 mi sono sentito più leggero, quasi come fossi sgravato da un peso ed il 2,31 è venuto tanto facilmente che non riesco a capire come ho fatto. In un colpo solo ho raggiunto tutti gli obiettivi della prima parte della stagione e ciò mi consentirà di lavorare in tranquillità nei prossimi mesi».
Prima di ieri Silvano era «fermo» a quota 2,28, la misura che nel 2011 gli era valsa il titolo italiano all'aperto e la partecipazione ai mondiali di Daegu.
Operazione compiuta anche per  Giordano Benedetti : il suo successo negli 800 metri non è mai stato in discussione, anche per l'assenza dei maggiori avversari. in ogni caso il finanziere di Sorni di Lavis si è messo in testa dal primo all'ultimo metro per conquistare il terzo titolo italiano consecutivo in 1'50" e spiccioli e chiudere con un sorriso la propria parentesi indoor.
A completare il bottino trentino c'è anche l'oro della staffetta 4x200 della Forestale che schierava anche  Martina Giovanetti : sesta nella prova individuale sui 60 metri (7"56 in finale, duplice 7"54 in batteria e semi) la sprinter di Mattarello ha contribuito al successo biancoverde accanto a Gloria Hooper, Giulia Arcioni e a Maria Enrica Spacca.


Restano invece giù dal podio tutti gli altri trentini, a cominciare dalle mezzofondiste  Eleonora Berlanda  (Fiamme Oro) e  Federica Dal Ri  (Esercito) rispettivamente quinta e sesta nei 3000 di Silvia Weissteiner (9'01"35) e dal finanziere Yuri Floriani, quinto sulla stessa distanza. Un pizzico di sfortuna invece per Davide Deimichei (Quercia), escluso dalla finale dei 60 metri per un solo centesimo (6"90 in semifinale, il migliore tra i non qualificati) per poi doversi accontentare del tredicesimo posto; negli 800 metri ottava Irene Baldessari (Esercito, 2'12"61) e nono Yeudi Brito (Clarina) nel triplo (14,86). Per quanto riguarda gli extraprovinciali, argento e bronzo under 23 per le marciatrici napoletane del Gs Valsugana Cecilia Stetskiv e De Rosa, rispettivamente sesta e nona assoluta.

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