Trento e Lube squadre da battere
Ormai i giochi sono fatti. La nuova serie A1 ha preso forma e, tutto sommato, appare ancora un campionato di alto livello tecnico. Alcune società devono collocare le ultime pedine nei propri organici, ma il potenziale dei singoli team appare già definito e quello che ne esce è un torneo ancora una volta competitivo. Per merito della società, che hanno saputo pescare giocatori interessanti pur riducendo il budget disponibile, e per merito della riduzione del numero di formazioni, che se da una parte accorcia la regular season e perde due città su 14, dall'altra compatta i giocatori in un numero inferiore di team, a tutto vantaggio del loro livello
Ormai i giochi sono fatti. La nuova serie A1 ha preso forma e, tutto sommato, appare ancora un campionato di alto livello tecnico. Alcune società devono collocare le ultime pedine nei propri organici, ma il potenziale dei singoli team appare già definito e quello che ne esce è un torneo ancora una volta competitivo. Per merito della società, che hanno saputo pescare giocatori interessanti pur riducendo il budget disponibile, e per merito della riduzione del numero di formazioni, che se da una parte accorcia la regular season e perde due città su 14, dall'altra compatta i giocatori in un numero inferiore di team, a tutto vantaggio del loro livello. Solo un anno fa sarebbe stato impossibile per formazioni come Verona, Ravenna e Castellana tesserare giocatori come Gavotto , Rak , Creus , Rooney , Sabbi o Paparoni , solo per fare qualche nome, invece nel prossimo torneo potranno contare su organici solidi. Ai vertici le gerarchie non cambiano: Macerata e Trento rimangono le big , insidiate da Cuneo, secondo un copione già visto nelle ultime due stagioni. La novità, semmai, sta nel fatto che per la prima volta un top team come quello piemontese, che ha ridotto sensibilmente il proprio budget, si sia affidato ad un giocatore di proprietà di una diretta concorrente per coprire un ruolo chiave come quello dell'opposto, un'operazione figlia dei nostri tempi. Così la Bre Banca accetta di contribuire in maniera importante alla maturazione di un talento come Sokolov , che l'anno prossimo dovrebbe rientrare all'ovile per prendere il posto di Stokr alla corte di Stoytchev, in cambio di un opposto di qualità a costi contenuti.
L'unica società che non conosce la parola crisi e sembra poter disporre di un budget d'altri tempi appare Macerata, che ha concluso per tempo l'operazione più onerosa del mercato italiano (l'acquisto di Zaytsev ) e ha mantenuto una panchina stellare sulla quale siedono atleti come Starovic , Kovar e Pajenk , titolari in qualsiasi altro team italiano e forse del mondo. Dietro alle tre formazioni di punta sono sparite Belluno e Monza, e Modena si è ridimensionata, ma non c'è scritto da nessuna parte che a minori risorse investite debba corrispondere un peggiore risultato sul campo.
In questa seconda fascia con gli emiliani troviamo anche Vibo Valentia, che ha ringiovanito la diagonale di posto-4 e ingaggiato un pezzo da novanta come Buti , e Piacenza, il cui potenziale sul piano tecnico andrà valutato nel corso della stagione per due motivi precisi: il primo sta nell'età molto elevata dei due schiacciatori ( Zlatanov e Papi , 75 anni in due), il secondo nella possibilità di gettare anche il cubano Simon nell'agone. Pericolosa sarà anche Latina, che si è tenuta stretta i suoi due giocatori di punta, Jarosz e Fragkos , ed è migliorata molto al centro della rete ( Verhees e Patriarca ) e probabilmente anche nel ruolo di libero, dove ora c'è Rossini .
Potranno divertirsi formazioni come Ravenna, Verona, Castellana Grotte, faranno fatica le due umbre Perugia e Altotevere, confortate dal fatto che nessun team retrocederà in A2 .