Norvegia sugli scudi anche ad Andalo
Il vessillo norvegese continua a volare alto nei cieli trentini. Neanche il tempo di completare le lodi ai fondisti dei fiordi, autentici dominatori dei Mondiali di Fiemme 2013, che una loro collega slalomista, Nina Loeseth, ha voluto mantenere ancora alto il nome del reame scandinavo firmando il secondo slalom gigante di Coppa Europa disputato ieri sull'Olimpionica 2 di Andalo. La ventiquattrenne di Oslo ha visto concretizzarsi la vittoria nella seconda manche dopo aver chiuso in quarta posizione la discesa mattutina: 2'20''17 il suo tempo finale che le ha consentito di superare di 9 centesimi la francese Marion Betrand e di 23 l'austriaca Eva Maria Brem, già vincitrice della prova di ieri
Il vessillo norvegese continua a volare alto nei cieli trentini. Neanche il tempo di completare le lodi ai fondisti dei fiordi, autentici dominatori dei Mondiali di Fiemme 2013, che una loro collega slalomista, Nina Loeseth, ha voluto mantenere ancora alto il nome del reame scandinavo firmando il secondo slalom gigante di Coppa Europa disputato ieri sull'Olimpionica 2 di Andalo. La ventiquattrenne di Oslo ha visto concretizzarsi la vittoria nella seconda manche dopo aver chiuso in quarta posizione la discesa mattutina: 2'20''17 il suo tempo finale che le ha consentito di superare di 9 centesimi la francese Marion Betrand e di 23 l'austriaca Eva Maria Brem, già vincitrice della prova di ieri.
L'Olimpionica 2 si è rivelata ancora una volta pista impegnativa e soprattutto preparata alla perfezione, tanto da mettere in difficoltà anche le più esperte e di garantire condizioni ideali anche a chi si presentava al cancelletto con numeri di partenza più alti, anche se a differenza della prima giornata di gara, la seconda manche non ha proposto rimonte da capogiro. Ma piccole rimonte sì, come quella della stessa Loeseth che è risalita dalla quarta alla prima piazza per vincere il primo gigante della carriera nel circuito continentale; per lei si può parlare di vittoria in casa visto che le piste della Paganella da due anni sono base alpina per gli allenamenti invernali della nazionale norvegese. Seconda manche all'insegna della costanza invece per la nizzarda Bertrand che ha mantenuto la piazza d'onore, vedendo però la Loeseth prendere il posto dell'austriaca Ramona Siebenhofer, al comando a metà gara e poi scivolata al quinto posto, risultato che le consente comunque di rafforzare la propria leadership nella classifica generale di Coppa Europa e di superare in quella di specialità la francese Adeline Baud, ieri costretta a seguire la gara da bordo pista dopo l'infortunio al ginocchio sinistro rimediato nella prova di lunedì.
Ma la palma per la miglior rimonta di giornata va alla valtellinese Elena Curtoni che nella seconda discesa è risalita dalla 23ima alla nona posizione, facendo segnare il miglior tempo di frazione: la ventunenne dell'Esercito è stata di gran lunga la miglior azzurra al traguardo, con la Forestale altoatesina Lisa Agerer in 21ima posizione, a confermare un feeling tutt'altro che positivo con le porte larghe in questa stagione che le sta riservando ben poche soddisfazioni, a soli 12 mesi dallo scorso inverno glorioso che l'aveva vista trionfare due volte anche all'ombra delle Dolomiti di Brenta.
Intanto ieri ai piedi del podio ha trovato posto la svedese Sara Hector, già terza lunedì, seguita dalla Siebenhofer, dalle due francesi Anne-Sophie Barthet e Coralie Frasse Sombet e dall'altra austriaca Rosina Schneeberger. A completare la top ten di giornata ecco la Curtoni e la minore delle sorelle Loeseth, Mona; fuori nella prima manche l'unica trentina al via, la fassana Miriam Rasom.
Soddisfatto il presidente del Consorzio Skipass Paganella GianMaria Toscana: «Abbiamo dimostrato di aver raggiunto un livello organizzativo decisamente buono; gli apprezzamenti ricevuti da tecnici, atleti e dai responsabili della Fis ci fa ben sperare per il futuro: il nostro intento è quello di fare della Paganella una tappa classica del circuito di Coppa Europa femminile».