Cartiere Riva sparisce dal basket nazionale

È ufficiale: il basket nazionale abbandona le sponde del lago di Garda. Vale a dire: dal prossimo anno il Gs Riva Garda Cartiere non militerà più in DnB (quarta serie nazionale) ma retrocederà nella «prima serie ad iscrizione libera». Ovvero, nel caso del Trentino, il campionato di Promozione regionale

di Fabia Sartori

È ufficiale: il basket nazionale abbandona le sponde del lago di Garda. Vale a dire: dal prossimo anno il Gs Riva Garda Cartiere non militerà più in DnB (quarta serie nazionale) ma retrocederà nella «prima serie ad iscrizione libera». Ovvero, nel caso del Trentino, il campionato di Promozione regionale. Come riportato dal nostro quotidiano (mercoledì 30 gennaio), il motivo per cui la blasonata società gardesana incorre nella retrocessione è legato alla mancata iscrizione ai campionati giovanili: fino allo scorso anno il Gs Riva si avvaleva del vivaio dei «vicini di casa» - la Virtus Gardascuola del presidente Carlo Modena - ma per la stagione 2012-2013 non è stato possibile alle due società rinnovare l'intesa.
Alla luce della nuova situazione creatasi, decisamente letale per la sopravvivenza del basket nazionale a Riva del Garda e molto critica per il futuro del Gs Riva, è necessario sottolineare che il match di sabato sera contro la Controlgom Monticelli Brusati (ore 20.30 al PalaGarda) sarà l'ultimo che la Garda Cartiere disputerà all'interno di questa sventurata stagione agonistica (da non dimenticare la penalizzazione di 6 punti da parte della Fip per il tardivo pagamento di alcuni lodi pregressi, ndr). Addio rivano al basket nazionale che arriva proprio nell'ultima giornata del campionato regolare: la fase dei playout che i ragazzi allenati da coach Andrea Gabrielli avrebbero dovuto affrontare di fronte alla Graphistudio Spilimbergo non avrà luogo. Nella riunione dello scorso sabato la Federazione italiana pallacanestro (Fip) ha deciso di non concedere la «grazia» al Gs Riva Garda Cartiere: ieri il presidente della Fip Trentino  Giuseppe De Angelis  si è occupato di comunicare al presidente della società rivana  Bruno Santi  la mancata deroga. Alla riunione, rigorosamente a porte chiuse, ha partecipato anche il vertice della Virtus Gardascuola con il presidente  Carlo Modena . «La decisione di convocare entrambi i presidenti non è certo casuale - spiega il presidente De Angelis - Per il prossimo anno agonistico vogliamo assolutamente mettere in campo un progetto di ristrutturazione e coordinamento tra le due società rivane, che conduca ad una rinascita dell'icona del basket rivano».
Insomma, una sinergia seria, efficace ed efficiente possibilmente regolamentata da un accordo scritto da entrambe le parti. «Ancora le linee guida del progetto non sono state tracciate - prosegue De Angelis - L'incontro ha avuto l'intento di interagire con entrambe le realtà e comprendere se c'è disponibilità per procedere in questa direzione». A quanto pare non si tratta di «fondere» le due storiche società, ognuna con la sua forte identità: l'intenzione è quella di creare una «collaborazione con obiettivi e finalità condivisi». A detta del presidente De Angelis, entrambe le realtà cestistiche rappresentate rispettivamente da Bruno Santi e Carlo Modena sembrano ben disposte nei confronti di questo nuovo progetto: ora non rimane che attendere uno sviluppo che porti alla definizione delle principali linee guida.
Allo stato attuale delle cose, il Gs Riva Garda Cartiere ripartirà dal campionato di Promozione regionale (salvo ripescaggi magari in serie D regionale), mentre la Virtus Gardascuola sarà impegnata nella fase playout per raggiungere la salvezza nel campionato veneto di serie C2. Il futuro, quindi, potrebbe riservare all'ex formazione di livello nazionale (prima la Dna e poi la DnB) di scendere in campo in un campionato di importanza decisamente inferiore rispetto a quello dei «cugini» della Virtus Gardascuola. Non sarebbe arrivato il momento di unire le forze per far tornare il mondo del basket rivano all'antico splendore?

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