Trento è campione d'Italia per la terza volta!
Itas Campione d'Italia. Per la terza volta. Ci sono voluti quattro combattutissimi set e un tiebreak mozzafiato per battere Piacenza e riportare a Trento lo scudetto del volley. La finale di ieri sarà ricordata a lungo. Soprattutto per uno dei protagonisti assoluti: Giacomo «Jack» Sintini, il palleggiatore chiamato a sostituire Raphael, che nel giro di due anni è passato dalla diagnosi di un cancro ad alzare il trofeo di «mvp» e la coppa che vale il campionato italianoQuesta sera, lunedì 13 maggio, in Piazza Duomo a Trento alle 19.45, si terrà la festa scudetto per rendere omaggio ai Campioni d'ItaliaLe fotografie del trionfoUna Iena tra i giocatori
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La festa gialloblù per celebrare lo scudetto appena conquistato e la chiusura di una stagione esaltante sotto tutti i punti di vista, verrà svolta questa sera, lunedì 13 maggio, in Piazza Duomo a Trento alle 19.45.
TRENTO - E la festa abbia inizio, Somma Artefice Itas. Il terzo scudetto, affiancato ad altri - molti - e altrettanto illustri titoli, ti proietta nell'aristocrazia del volley. Sì: vincere uno scudetto in casa era il sogno di molti giocatori dell'Itas Trentino. Esaudito ieri, di fronte a più di quattromila persone, nella partita di spareggio, la quinta della serie, contro la Copra Piacenza. Una partita dura, terminata al tiebreak, dopo due ore e venti minuti di gioco. E con il tecnico Stoytchev che ha violentato il suo Credo dando spazio a Colaci e pure a Burgsthaler, che nella fase finale del quarto set ha preso il posto di Djuric, ha subito messo i piedi nel piatto della partita e non li ha più tolti. E il trentinaccio ha pure realizzando nel tiebreak due muri decisivi. Oltre a loro, naturalmente, in campo anche Sintini dal primo minuto all'ultimo, a sostituire l'infortunato Raphael.
E comincerei proprio da qui, da Sintini, il racconto di questa finalissima. Dal suo approccio autorevole: una palla da metà campo perfetta sulle mani di Stokr; un attacco di prima intenzione per Djuric. L'Itas sembra andare. Poi Juantorena riceve orrendamente due battute di Di Cecco e i fantasmi di gara quattro - vinta d aPiacenza - fanno capolino nella testa dell'Itas. Soltanto tre battute velenose di Sintini, già ancora lui - Sintini - riportano i trentini sui binari della partita. La risorsa di Piacenza è sempre Zlatanov, Hristo. Lui non ci sta a mollare. Ma due muri mandati al PalaTrento dalla provvidenza danno il break decisivo: Djuric schiaffa a terra il pallone su una schiacciata di Zlatanov e poi Kaziyski stampa Fei. E' il preludio alla chiusura del set che arriva con una battuta a mezza rete di Simon.
Al cambio di campo va in scena la debacle di Juantorena. Il cubano non ne azzecca una a morire. Non che nel primo set abbia giocato bene, intendiamoci (due punti su nove attacchi). Ma nel secondo è inguardabile. Dello stato confusionale suo, di Bari e poi anche di Kaziyski, approfitta Piacenza che con Simon al servizio si porta sul 3-9. A quel punto, hai voglia rimontare! Stoytchev prova a togliere Bari dalla ricezione, lasciando campo totale a Colaci. Poi anche Lanza per Juantorena e nel finale Chrtiansky per Kaziyski. Migliora un po', ma solo grazie ai turni di servizio di Birarelli. Altrimenti è buio. Dall'altra parte della rete, Piacenza prende coraggio. Tutti iniziano a crescere trascinati da Hristo. Pure Holt, che nel primo set aveva servito come un ferroviere in pensione, inizia a far danni impressionanti nella tapina ricezione trentina.
Solo Stokr, tra i giocatori di palla alta dell'Itas, mantiene un rendimento accettabile. E in un quadro del genere, diciamo il quadrato nero di Malevich, il risultato non può che essere quello che Piacenza si porta sull'1-1.
Ma Juantorena è talmente brutto da non essere vero. E infatti. Con pazienza ricompone le idee. La forma nervosa. Prima inizia a ricevere decentemente. Poi a difendere bene. Dunque ad attaccare come dio comanda. Dall'altra parte, Piacenza si giova delle prestazioni da trance agonistica del libero Marra che difende l'impossibile. Ma quando sul 15 pari a Kaziyski viene chiamato out un attacco che lui e i suoi ritenevano toccato dal muro, si scatena l'iradiddio. Cottarelli, direttore generale piacentino, e Stoytchev arrivano quasi alle mani e vengono espulsi, ma il PalaTrento ritorna a dare la carica. E nel momento topico del match, Burgsthaler (inserito temporaneamente al posto di Sintini) e poi Birarelli murano due volte. E' il 25-22 che porta i trentini sul 2-1.
Come troppe volte in questa serie è accaduto, però, la ripartenza trentina è imballata. Subito in difficoltà sul servizio di Holt, l'Itas rende tre punti di margine, che diventano quattro al primo timeout tecnico. E addirittura sei al secondo.
Stoytchev, dopo aver scelto Colaci per tutto il match anche in ricezione, decide di giocarsi la carta Burgsthaler al posto di Djuric, molto, molto sottotono. In effetti... Soprattutto grazie alle battute morbide, i trentini riaprono il set. Ma l'illusione dura un attimo. Con Kaziyski incapace di mettere a terra il pallone e anche gli altri due attaccanti di palla alta che sembrano stregati dalle mani del muro piacentino e dai voli di Marra, sul 19-21 va in battuta Zlatanov e porta le due squadre sul tiebreak (19-25).
Burgsthaler e Colaci restano in campo. E' la nemesi del titolare. In campo ci sono tre giocatori schierati pochissimo durante l'anno. Ma daranno il là alla riscossa trentina. Una riscossa che arriva quando la maggior parte dei tifosi stava pensando ad una dannata jattura. Invece. Birarelli infila tre battute di fila e Trento va 4-0. I volti trentini riprendono colore. Ma non è così semplice mettere sotto Zlatanov e compagni: Hristo e i suoi discepoli. Dal 6-1 per Trento si va sul 6-7 per Piacenza. Trento, con pazienza, si affida alla sua esperienza e riesce a ritornare sopra. Con Burgsthaler che si erge a protagonista con due muri ed una serie di battute che Marra, impeccabile sulle bordate dei frombolieri, stenta a digerire. Poi anche Juantorena decide di mettere il sigillo. E quando, nel finale del tiebreak, va al servizio si prende il lusso di chiudere il match. La favola si conclude con la nomina a miglior giocatore dell'incontro a Sintini: dopo due anni dalla diagnosi di un cancro e la guarigione, ieri è stato catapultato in campo da un infortunio di Raphael. Ha giocato da leader, è riuscito a domare Piacenza, è stato nominato mvp.
Ora che l'avete letta, scordatevi la cronaca: resta solo il volto sorridente di tutti i giocatori dell'Itas in festa, per il terzo scudetto che l'Itas Diatec Trentino vince in sei anni.
E così sia.
IL TABELLINO
Itas Diatec Trentino-Copra Elior Piacenza 3-2
(25-23, 21-25, 25-22, 19-25)
ITAS DIATEC TRENTINO: Juantorena 11, Birarelli 14, Stokr 17, Kaziyski 17, Djuric 8, Sintini 2, Bari (L); Colaci (L), Burgsthaler 4, Lanza 1, Chrtiansky, Uchikov. N.e Giannelli. All. Radostin Stoytchev.
COPRA ELIOR: Papi 10, Holt 12, Fei 20, Zlatanov 17, Simon 20, De Cecco 5, Marra (L); Tencati 1, Vettori, Maruotti. N.e. Latelli, Ogurcak. All. Luca Monti.
ARBITRI: Castagna di Bari e Cesare di Roma.
DURATA SET: 29’, 28’, 33’, 29’, 20’; tot 2h e 19’.
NOTE: 4.360 spettatori per un incasso di 61.247 euro. Itas Diatec Trentino: 8 muri, 7 ace, 15 errori in battuta, 8 errori azione, 48% in attacco, 47% (30%) in ricezione. Copra Elior Piacenza: 17 muri, 17 ace, 19 errori in battuta, 9 errori azione, 43% in attacco, 49% (30%) in ricezione. Cartellino rosso per Stoytchev e Cottarelli sul 15-16 del terzo set. Mvp Sintini.
QUINTO SET
- SCUDETTO!!! VITTORIA!!!
- Stokr tra le prateste di Piacenza. 14-12! Due palle scudetto!
- Stokr chiude un'azione lunghissima e piena di errori, 13-12.
- Fei mura la pipe di Kaziyski, 11-12. Poi Juantorena, 12-12.
- Muro di Holt su Juantorena, 11-11.
- Attacco di Simon e poi invasione di Piacenza, 11-9.
- Finale di gara pazzesco 8-8 e De Cecco sbaglia clamorosamente un "rigore", 9-8. Poi Juantorena: 10-8!
- Stokr, 8-8.
- Pazzesco: 6-6.
- Due difese di Piacenza, 6-4.
- Ancora Burgsthaler! 6-2.
- Ace di Birarelli, 4-0
- Il cuore trentino di Teo Burgsthaler, 3-0.
- Kaziyski, nervi saldissimi! 2-0 Trento.
QUARTO SET
- Piacenza chiude i conti, 19-25. Lo scudetto verrà assegnato al tie break.
- Kaziyski spara out, 19-23.
- Juantorena spara out, 19-22.
- Ace di Birarelli, 19-20. Ora ogni pallone pesa una tonnellata.
- Stokr stampato da Fei. Poi ci pensa Juantorena, 16-19
- 14-16, grande muro di Sintini!
- 13-16, buon turno al servizio di Burgsthaler.
- 10-16: questo quarto set pare la fotocopia del secondo. Piacenza sempre avanti, Trento che fatica a tenere il ritmo. Che lo scudetto venga deciso al quinto set di gara cinque?
- Sintini serve subito il primo tempo a Burgsthaler, che pianta a terra il pallone.
- Dentro Burgsthaler, esce Djuric.
- Piacenza non ha subito psicologicamente la sconfitta nel terzo set e macina punti senza paura 8-14.
- Ace di Papi su Colaci, 5-10.
- Trento fatica nel cambio palla, 4-8.
- Ace di Holt, Piacenza avanti 0-2.
TERZO SET
- Vittoria! Chiude Birarelli, 2-1. 25-22.
- Immenso Teo Burgsthaler! Muro fondamentale per il 23-21.
- 22-20. Simon è scatenato, ma Trento non molla niente. Finale di set per cuori forti. Dentro Teo Burgsthaler.
- Il match è una battaglia di nervi. Kaziyski c'è, 20-18. Immenso capitano.
- 17-17. Ogni pallone è una protesta, adrenalina alle stelle.
- Proteste di Stoytchev, che minacciosamente si dirige verso la panchina di Piacenza. Espulso.
- Kaziyski mette palla a terra, proteste di Piacenza per un palleggio sporco di Sintini. 11-12.
- Il muro di Simon su Stokr, 10-12.
- Ottimo Samuele Papi, Piacenza avanti 8-7. Match tornato sui binari dell'equilibrio.
SECONDO SET
- Chiude Fei 1-1, 21-25 nel secondo.
- Simon stampa Kaziyski, 16-22. Set praticamente finito.
- Alzata non precisa di Sintini, Zlatanov mura Stokr, 16-21. Peccato, poteva essere un buon break.
- Stoytchev lascia Lanza anche in prima linea. Il giovane veronese ripaga la fiducia con un buon cambio palla. 16-20.
- Ace di Djuric, 14-18.
- 13-18. Simon è scatenato, Trento ha ripreso a giocare, ma i break da recuperare sono parecchi.
- Kaziyski, due punti dopo una grande difesa di Lanza e una grande alzata di Sintini, 10-15.
- Ace anche di Holt. Il servizio di Piacenza inizia a fare male, molto male. 6-15.
- Ace di Papi, 5-13.
- Prima Papi poi Zlatanov, Piacenza vola, 5-12.
- Simon pazzesco! 3-9 per Piacenza. Trento può solo guardare.
PRIMO SET
- Ancora il capitano, poi Simon sbaglia il servizio, 25-23! Avanti così!
- Il capitano Kaziyski, 23-21.
- Due muri consecutivi di Trento, 22-20.
- 18-18: il cambio palla funziona a singhiozzo in entrambe le squadre, si prosegue punto a punto a suon di break point.
- Grande alzata in bagher di Sintini per Juantorena. Il cubano ringrazia e mette a terra.
- Torna l'equilibrio, Simon recupera un break. 15-15 e poi Stokr regala il 16-15.
- Juantorena si scatena dai 9 metri, 14-10 per Trento. Il palazzetto è un catino bollente.
- E' Jack Sintini a suonare la carica: ace e due servizi velenosi, 9-9
- Magia di Samuele Papi: grande difesa su Juantorena e immediato attacco mano out. Chapeau.
- Parte bene Piacenza, con i muri di De Cecco (5-8).