«Cari tifosi, abbiate fiducia: la Trentino Volley ha futuro»
Il presidente Diego Mosna risponde alla lettera di un tifoso preoccupato per le sorti del volley trentino pubblicata sull'Adige di ieri. «Al nostro tifoso Enrico mi preme garantire che non stiamo cercando di nascondere nulla: il repentino cambiamento di volto che sta subendo la squadra non era preventivato alla vigilia, ma va comunque accettato; alcuni giocatori che stanno per lasciarci li avremmo infatti voluti trattenere (Kaziyski su tutti) ma abbiamo dovuto fare i conti anche con le straordinarie richieste che hanno ricevuto e che li hanno indotti a scegliere altre opzioni. La cosa non deve stupire più di tanto»
LA LETTERA DI DIEGO MOSNA
Caro direttore, voglio rispondere alla missiva del nostro tifoso Enrico Agostini che l'Adige ha pubblicato nell'edizione di ieri. Prima ancora di entrare nel merito voglio personalmente ringraziare il signor Agostini: nelle sue righe traspaiono, oltre che naturali dubbi, anche grandissimo attaccamento ai nostri colori ed una passione genuina. È proprio di supporter così che avremo bisogno da ottobre, indipendentemente da qualunque sia il profilo che decideremo di adottare.
Al nostro tifoso Enrico mi preme poi garantire che non stiamo cercando di nascondere nulla: il repentino cambiamento di volto che sta subendo la squadra non era preventivato alla vigilia, ma va comunque accettato; alcuni giocatori che stanno per lasciarci li avremmo infatti voluti trattenere (Kaziyski su tutti) ma abbiamo dovuto fare i conti anche con le straordinarie richieste che hanno ricevuto e che li hanno indotti a scegliere altre opzioni. La cosa non deve stupire più di tanto; sono i migliori al mondo ed è normale che società ambiziose, con buone disponibilità economiche, li vogliano nelle loro fila per provare a scrivere pagine indimenticabili della storia di questo sport come è successo a noi negli ultimi sei anni di attività.
La scelta di cedere i nostri pezzi pregiati in prestito e non a titolo definitivo dimostra la chiara volontà di non smantellare quanto di buono fatto in questo splendido ciclo, anzi; c'è il forte desiderio di tenersi aperta la strada per riportarli a Trento già nell'estate del 2014 facendo trovare loro un gruppo che intanto è diventato più giovane, competitivo ed esperto.
Il modo migliore per venire a capo di questa situazione è infatti partire con un progetto completamente nuovo, a cui verrà tolto il velo solo fra una decina di giorni in corrispondenza della fine del mercato. Solo allora la nuova rosa potrà essere giudicata con cognizione di causa; chiedo quindi ancora un po' di pazienza a tutti, con la promessa che non verrà delusa. Dovendo ripartire, ci è sembrato giusto mettere qualche paletto importante (le conferme di Birarelli, Sintini, Colaci e Burgsthaler lo sono) e puntare forte sui giovani che abbiamo costruito in casa durante questi anni. Lanza e Fedrizzi sono il futuro di questa società e mi auguro possano esserlo anche per la nazionale italiana, come la prima parte di questa estate ha già in parte dimostrato. Forse il gruppo che allestiremo nella prossima stagione non si imporrà su tutti i campi come successo nel recente passato ma sono convinto che nel giro di pochi anni potrebbe avere già al suo interno punti fermi importanti per tornare a vincere presto. È la dimostrazione che Trentino Volley vuole avere ancora un grande futuro.
Di fronte all'importante taglio del nostro main sponsor ci siamo trovati a dover inevitabilmente ridurre il budget; abbiamo deciso di non toccare la parte che riguardava il settore giovanile (che assicuro assorbe una buona fetta delle nostre disponibilità) proprio perché siamo convinti della bontà di questo tipo di attività e del fatto che giocatori come Lanza e Fedrizzi, cresciuti nel vivaio e ben presto approdati in prima squadra, non saranno più casi isolati. In rampa di lancio, giusto per fare un esempio, c'è anche Giannelli, palleggiatore di Bolzano cresciuto nel nostro settore, che sono convinto ci regalerà tantissime soddisfazioni a breve e non sarà l'ultimo a farlo. Parlando di budget, che sarà inferiore ai quattro milioni di euro, bisogna poi tenere conto anche di una serie di costi fissi che corrispondono sempre alla parte più corposa e che non dipendono dalle vittorie o dalle sconfitte della squadra.
Solo il tempo dirà se queste scelte saranno stati lungimiranti o meno, vincenti o perdenti; nel frattempo abbiamo però l'occasione di poterci misurare ancora a grandi livelli (nazionali ed internazionali) dimostrando che il successo non ci ha cambiato; uso volutamente la prima persona plurale riferendomi non solo a chi fa parte di questa società ma anche a chi tiene con grande affetto a questi colori: il nostro pubblico. È ai tifosi che chiedo di avere fiducia nella nostra programmazione e progettualità per correre ancora una volta assieme.
Diego Mosna