Federica Pellegrini delusa dai compensi
Tremila euro per due ori e tre record del mondo, 20mila per un titolo e un bronzo. La guerra di cifre nel nuoto sui mondiali di Roma 2009 va in scena quattro anni dopo: in mezzo le rivali, ormai ex, di sempre. Federica Pellegrini e Alessia Filippi: è la prima, l'olimpionica reduce dall'argento a Barcellona, a twittare amara che per quello show ai mondiali in casa ha preso solo 3000 euro
ROMA - Tremila euro per due ori e tre record del mondo, 20mila per un titolo e un bronzo. La guerra di cifre nel nuoto sui mondiali di Roma 2009 va in scena quattro anni dopo: in mezzo le rivali, ormai ex, di sempre. Federica Pellegrini e Alessia Filippi: è la prima, l'olimpionica reduce dall'argento a Barcellona, a twittare amara che per quello show ai mondiali in casa ha preso solo 3000 euro: «Questo è quello che ho guadagnato vincendo due titoli mondiali con tre record in una sola edizione. Fate voi» scrive «Mafaldina88» ironizzando sulla cifra bassa per una bicampionessa del mondo.
In realtà per quella edizione scoppiettante l'azzurra si è portata a casa un discreto gruzzolo: 70mila euro solo per la doppietta d'oro a cui vanno aggiunti i premi speciali per i primati del mondo (25mila ciascuno), che in quegli anni con i costumi gommati fioccavano.
Per questo la Fin replica sottolineando che i 3000 euro di cui si parla «non rappresentano certo il valore delle medaglie». Si tratta di contributi-incentivi per l'alto livello destinati alle società: nello specifico i 20mila euro alla Filippi «non sono frutto di un trattamento di favore» sottolinea il presidente della Federnuoto Paolo Barelli.
L'Aniene, il circolo per cui era tesserata la Pellegrini, aveva ricevuto 16-17 mila euro poi distribuiti ai suoi atleti. L'olimpionica, spiegano, si allenava a Verona e usufruiva di tutti i benefici tecnico-logistico, ma anche sanitari del centro federale. La Filippi non aveva club, nè era tesserata per gruppi militari.
«Abbiamo ricevuto telefonate di molti atleti sorpresi da questa notizia, tutti hanno ricevuto i premi così come stabilito prima del via di ogni grande evento». Insomma i 3000 euro aggiuntivi presi dalla Pellegrini sono solo la minima parte di quanto ricevuto per quei mondiali: un incentivo che negli anni la Fin, anche sulla base dell'andamento finanziario, continua a versare ai club.
Ma la storia dei soldi e dei contributi alle società sembra non valere per la pallanuoto: la Pro Recco campione d'Italia denuncia «di non aver ricevuto i soldi per lo scudetto. Mentre sono stati stanziati all'Ortigia retrocessa...». «Il nuoto è privilegiato, e noi siamo sfortunati con i premi della Fin - sottolinea il presidente del club ligure plurititolato Angiolino Barreca - e da quando c'è Barelli alla guida anche con la Len». La Pro Recco sostiene infatti che pure i premi spettanti per la Champions (e quindi erogati dalla lega europea) «ci sono stati ridotti del 50%». E qui la guerra ha già passato le armi in mano ai legali.