Jack Sintini dona 50 mila euro
Il palleggiatore della Diatec Trentino Giacomo Sintini ha donato all'ospedale di Perugia 50 mila euro per la ricerca su linfomi e leucemie. Guarito da un linfoma e tornato all'attività agonista, l'atleta ha consegnato il suo contributo al direttore della struttura complessa di ematologia Brunangelo Falini. Il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Walter Orlandi ha voluto ringraziare Sintini con un messaggio anche su twitter. "Siamo orgogliosi di lui - ha scritto -, tutto il personale dello ospedale gli è grato per il suo impegno nella solidarietà e per le tante manifestazione di apprezzamento per i nostri professionisti"
Il palleggiatore della Diatec Trentino Giacomo Sintini ha donato all'ospedale di Perugia 50 mila euro per la ricerca su linfomi e leucemie. Guarito da un linfoma e tornato all'attività agonista, l'atleta ha consegnato il suo contributo al direttore della struttura complessa di ematologia Brunangelo Falini. Il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Walter Orlandi ha voluto ringraziare Sintini con un messaggio anche su twitter. "Siamo orgogliosi di lui - ha scritto -, tutto il personale dello ospedale gli è grato per il suo impegno nella solidarietà e per le tante manifestazione di apprezzamento per i nostri professionisti". Il campione della Trentino volley, attraverso l'ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera di Perugia, ha voluto confermare tutto l'impegno nel proseguire su questa strada. "Ci inorgogliscono - ha sottolineato - i fondi donati all'ospedale di Perugia. Questo risultato è il frutto dell'impegno e della generosità di molti amici della Associazione intitolata al mio nome, che abbiamo fondato neppure un anno fa. La determinazione e l'entusiasmo sono i piccoli-grandi segreti per realizzare i nostri progetti a favore della ricerca. Con perfetta intesa con la struttura ospedaliera stiamo lavorando a diversi progetti e presto saremo pronti a sostenerli. Avverto grande interesse collettivo e dei media per questa nostra Associazione e questo ci da ancora più forza e ci autorizza a credere che questa donazione sia solo l'inizio".