Dada Pascolo show: l'Italia batte la Germania
Davide Pascolo ha già conquistato l'Italia. Un esordio migliore non poteva davvero esserci per il nostro «top player» che nei 20 minuti concessi da Simone Pianigiani ha messo in mostra tutto il repertorio che lo ha trasformato da giovane lungo di provincia, a giocatore da Nazionale qual è tuttora. Fase offensiva curata alla perfezione (17 alla sirena finale per lui) con un fantascientifico 100% dal campo ma soprattutto personalità da vendere, come dimostra lo step back dai 6 metri per il +30 degli Azzurri
Davide Pascolo ha già conquistato l'Italia. Un esordio migliore non poteva davvero esserci per il nostro «top player» che nei 20 minuti concessi da Simone Pianigiani ha messo in mostra tutto il repertorio che lo ha trasformato da giovane lungo di provincia, a giocatore da Nazionale qual è tuttora.
Fase offensiva curata alla perfezione (17 alla sirena finale per lui) con un fantascientifico 100% dal campo ma soprattutto personalità da vendere, come dimostra lo step back dai 6 metri per il +30 degli Azzurri. Un tiro che in maglia Aquila Basket poteva rientrare tranquillamente nell'ordinario ma che con la maglia della Nazionale va visto in chiave diversa. «Sono contentissimo per come è andata la partita prima ancora che per la mia prestazione personale - ha dichiarato un Pascolo visibilmente emozionato -, è andata meglio delle più rosee aspettative considerando che abbiamo svolto un importante lavoro fisico durante questo ritiro a Folgaria. Per quanto mi riguarda mi sono fatto trovare nel posto giusto al momento giusto, semplicemente ero libero ed i miei compagni sono stati bravi a servirmi».
Il solito Pascolo quindi: grande modestia e sguardo puntato sempre alla prossima sfida. «Dobbiamo ragionare passo per passo - ha continuato Dada -, soprattutto ad inizio preparazione. Non penso alla possibile chiamata per le qualificazioni agli Europei, ho in testa la partita di domani per confermare quanto di buono fatto vedere oggi».
Per la cronaca l'Italbasket ha passeggiato sulla giovanissima formazione tedesca (il più maturo dei ragazzi guidati da coach Mutapcic è infatti un classe 87), costruendo un buon vantaggio fin dal primo periodo e incrementando poi il differenziale fino al +32 conclusivo. Andrea Cinciarini (nella foto) evidenzia i meriti di un gruppo che, talento a parte, fonderà le sue fortune sulla chimica di squadra. «La Nazionale deve giocare proprio così - ha commentato il playmaker degli Azzurri -. Lottare su ogni pallone e mettere sul parquet quella voglia di sacrificarsi che costituisce l'arma in più di ogni roster. Questa sera abbiamo posto le basi, domani e dopodomani dobbiamo dare continuità al lavoro appena iniziato». I nuovi innesti inoltre non hanno subìto la pressione dell'esordio, merito secondo Cinciarini di un gruppo che ha beneficiato di questa settimana di lavoro sull'Altipiano. «E' vero, avevamo tanti esordienti in campo ma devo dire che non si è assolutamente visto. Faccio tanti complimenti a Davide Pascolo ma anche a De Nicolao, Della Valle e tutti gli altri ragazzi. Sono sicuro che sapranno dare il loro supporto alla Nazionale».