Andrea Agnelli: Moggi è nella storia della Juventus
Da una parte Luciano Moggi e Calciopoli, dall’altra la Lazio e il Malmoe. Juventus sospesa tra passato e futuro alla vigilia della ripresa del campionato.
La squadra pensa alla sfida con i biancocelesti, accreditati da Massimiliano Allegri ad un «terzo posto finale»; il presidente Andrea Agnelli dà un calcio al razzismo - «bisogna essere severi» - un «colpetto» a Tavecchio - «lo rispetto ma preferirei altri» -. E, per la prima volta, strizza l’occhio ad un capitolo della storia bianconera finora guardato con circospezione: «Moggi rappresenta una parte importante della nostra storia, lo possiamo anche perdonare».
Attacca «in trasferta» il numero uno bianconero. Ospite della Triennale di Milano, non le manda a dire all’Inter: “È vero, noi abbiamo sbagliato, ma perchè chi ha avuto comportamenti uguali ai nostri se ne è uscito con lo scudetto in tasca?», dice con un chiaro riferimento al club nerazzurro.
«La Juventus - insiste - è stata l’unica a pagare per comportamenti che erano uguali per tutti». Tra l’altro, solo in quel periodo e negli anni successivi prima del ritorno alla vittoria, la squadra «è stata lovable» e non odiata.
Al passato Agnelli guarda anche quanto parla di Conte - «quando uno non vuole restare, anche il presidente deve fare un passo indietro» -, ma poi torna subito a pensare «al presente e al futuro»: «Sono contento di come si sia integrato Allegri e credo che con lui possa essere fatto un’ulteriore crescita». Parlando sempre del futuro, Agnelli ha sottolineato che «la nostra volontà è di continuare a costruire la squadra con Vidal e Pogba». Ma il calcio «è poi fatto anche di calciatori che vanno e che vengono» anche perché «la Serie A è diventata una Lega di transito».
Il domani propone intanto la Lazio e il tecnico bianconero chiede alla squadra di ricominciare nel migliore dei modi dopo la sosta per le nazionali. «A ottobre non siamo ripartiti bene - riconosce Allegri, ricordando il pareggio con il Sassuolo e la sconfitta con l’Olympiacos dopo la precedente sosta per la Nazionale - Dobbiamo fare tesoro di quella sosta e cercare di essere subito pronti». E senza farsi distrarre dalla Champions: «Abbiamo il dovere - sottolinea - di pensare solo alla Lazio; sul Malmoe ci concentreremo da domenica».
L’avversario dell’anticipo, del resto, non è dei più facili: «La Lazio è una squadra ben organizzata, fisica, con giocatori di qualità», osserva il tecnico bianconero, la scorsa estate vicino alla Lazio. «Ho parlato con il presidente Lotito - ricorda - però non ci siamo trovati». Un motivo in più per far bene, nonostante la Juventus sia ancora in emergenza.
«Numericamente siamo contati, però la squadra ha fatto bene, abbiamo subito soltanto quattro gol - conclude Allegri - e restiamo al momento la miglior difesa».