Nel posticipo il Napoli agguanta la Sampdoria al 92'
Con un Rafa Benitez mai tanto nervoso, il Napoli acchiappa per la coda un pareggio nel posticipo e acciuffa il Genoa al terzo posto mentre la Sampdoria, che cicca il controsorpasso sui genoani, si attesta al quarto posto. Eppure mai partita fu più noiosa e più arruffata di quella di ieri sera a Genova, se si escludono i 10' finali. Nel primo tempo partita più tattica che tecnica, con il Napoli che mostra di volersi prendere il centrocampo ma non innesta mai il turbo. Le squadre si studiano, ma la prima iniziativa al 10' pt è di Ghoulham che raccoglie un cross di testa ma spedisce a filo del primo palo. Poi un calcio piazzato di Higuain che stampa il pallone sulla traversa.
Il fronte si ribalta con facilità e al 21' Obiang, come Totti contro l'Inter, scivola in area ma riesce a servire Eder che, in chiarissimo fuorigioco, si gira e segna solo per farsi annullare il gol da Rocchi. Ancora Sampdoria, appena appena più aggressiva del Napoli: al 24' pt Soriano di testa ma c'è prima un contatto con Inler poi il braccio di Koulibaly che frena il pallone. Inutili le proteste. La gara diventa noiosa ma decisamente spigolosa. Al 36' Romero compie una vera prodezza uscendo di precisione su Higuain che, servito da Callejon corre lungo il lato piccolo dell'area. Il portiere doriano chiude lo spazio dell'attaccante argentino e gli porta via la palla dai piedi. Un'azione coraggiosa e splendida che Romero farà dimenticare poco dopo quando farà cadere il pallone dalle mani con l'area invasa dagli attaccanti del Napoli. Alla ripresa Mihajlovic fa uscire l'ammonito Obiang per Duncan.
I gol: Eder trafigge Rafael con un rasoterra da lontano al 57'
Zapata pareggia al 92' con un preciso colpo di testa
La Samp si fa aggressiva ma è ancora inconcludente, il Napoli sembra non avere le idee molto chiare, è didascalico e la partita nei primi minuti del secondo tempo è ancora bloccata fino a quando il Napoli non si decide a imprimere un minimo di vivacità al gioco. Brividi per la porta blucerchiata al 8’ st quando sugli sviluppi di un corner. La gara è una di quelle che diventa charmante solo se qualcuno sbaglia o se c’è chi si inventa qualcosa. E al 12' st Eder s'inventa una giocata brasilera da ricordare. Riceve il pallone a mezza altezza, la spegne sul piede destro, stop a seguire e legnata clamorosa che annulla la presenza di Rafael Cabral. Il Napoli cerca di rimettere in equilibrio la partita ma Higuain e Callejon sembrano non riuscire a dialogare con chiarezza favorendo anche il contropiede dei blucerchiati che però non porta a nulla. Rafa Benitez decide per la trazione anteriore e sceglie di far rientrare Higuain per Zapata. Risponde Mihajlovic inserendo Gabbiadini per Rizzo. La scelta di Benitez di appesantire il treno anteriore porta frutto ma al 39'st la tensione gioca un brutto scherzo a Koulibaly che ancora una volta fa fallo su un lanciatissimo Eder e viene espulso per somma di ammonizioni. Napoli in 10 per il finale di partita.
Al 43' st la Sampdoria si complica la vita da sola: Mesbah sbaglia e serve Higuain che a sua volta toppa e la difesa doriana si salva in corner. Poco dopo un sospetto rigore per il Napoli, De Silvestri che si appoggia sulla spalla di David Lopez, non visto da Rizzo. Ma un rigore negato non benda definitivamente la fortuna partenopea. Le ultime fasi concitate sbandano la difesa della Samp che si addormenta mentre Mertens, sveglissimo, vede Zapata in area. Il duello tra il colombiano e l'argentino Romero parla di un pareggio meritato, almeno negli ultimi 10', dai partenopei che, anche se in 10, hanno reagito prima di tutto alla loro stessa inconsueta inerzia.