Kostner squalificata dal tribunale antidoping per un anno e quattro mesi
Condannata, ma non sconfitta. E pronta a dare battaglia. Carolina Kostner paga con un anno e quattro mesi di squalifica (più mille euro di spese processuali) la complicità nella vicenda doping dell'ex fidanzato e marciatore Alex Schwazer: era amore, si è trasformato in una trappola. In una sentenza, quella dei giudici del tribunale nazionale antidoping, che si abbatte sulla pattinatrice, ma non le toglie i tanti trofei vinti, tra cui un mondiale, 5 europei e il tanto atteso bronzo olimpico di Sochi. Nonostante la caduta, Carolina si scrolla di dosso l'accusa di omessa denuncia per la frequentazione di Schwazer con il medico inibito, Michele Ferrari. Le resta la complicità nella positività dell'ex fidanzato, ma con l'attenuante prevista per chi dimostra "di non aver agito con colpa o negligenza significativa".
"Contenta di certo non sono, anzi sono molto amareggiata, molto delusa. Ma molto determinata nell'andare fino all'ultimo grado di giustizia", sibila quasi, all'uscita dello stadio Olimpico di Roma dove per l'occasione si è trasferita la II sezione del Tna presieduta da Luigi Fumagalli e dove per quattro ore ha articolato la sua difesa assieme ai legali Giovanni Fontana e Massimiliano Di Girolamo. "Voglio prima leggere le motivazioni e poi ci saranno altre cose da dire - avverte-. Se penso di aver subito un'ingiustizia? Sì". "Non ci aspettavamo una condanna - aggiunge Fontana -. Abbiamo citato delle sentenze del Tas che dicono che ci vuole la piena consapevolezza dell'illecito e non c'era nessuna piena consapevolezza. Ricorso scontato? Sì, non ci aspettavamo che venissero smentite le sentenze precedenti del Tas".
L'impianto accusatorio della Procura Antidoping di Tammaro Maiello ha però retto. Procura che, nel corso del dibattimento, aveva comunque riformulato la richiesta iniziale di 4 anni e 3 mesi in un 2 anni e 3 mesi sulla base delle nuove norme della Wada, entrate in vigore dal primo gennaio 2015, che prevedono uno sdoppiamento delle squalifiche per 'complicita" (dal vecchio articolo 2.8 nasce anche l'articolo 2.9) abbassando il minimo della pena. Alla fine la Kostner paga con 11 mesi in meno; un sollievo lieve per chi, forse, per amore, si è fidata del suo ex (lui sì dopato). Eppure nella sua biografia, tra i tanti successi e le emozioni regalate, resta indelebile questa macchia. Dopo l'anno sabbatico, avrebbe voluto tornare a gareggiare e invece dovrà stare ferma fino al 16 maggio 2016: considerando la stagione del pattinaggio, riprenderà di fatto solo in ottobre, dopo Mondiale e Europeo. Non è bastata la testimonianza in aula del suo nuovo manager Giuseppe Gambardella, organizzatore di crociere per single, e che ha preso il posto della storica agente, Giulia Mancini.
"L'ispettore Wada ha detto a Gambardella delle cose che erano importanti nell'ambito di questo procedimento", chiarisce Fontana che aveva chiesto l'audizione dello stesso ispettore che il 30 luglio 2012 si presentò a Oberstdorf, a casa della pattinatrice chiedendo di Schwazer, e dell'ex tecnico del marciatore, Michele Didoni, convocato in passato dalla stessa Procura ma che mai si è presentato. In attesa del ricorso, Carolina volerà già da domani in Giappone per una tournèe. Davanti a un pubblico che la ama e che forse l'aiuterà a rialzarsi ancora, come dopo quella volta ai Giochi Invernali di Torino o quella volta a Vancouver.