La Juve è troppo forte: per il Milan pesante ko
Troppa la differenza tra Juve e Milan. La squadra di Allegri impone ai rossoneri un perentorio 3 a 1 e momentaneamente porta a dieci punti il vantaggio sulla Roma.
Come da copione è subito la Juventus a spingere sull'acceleratore e ad arrivare per due volte alla conclusione nei primi cinque minuti con Morata e Vidal. Al 13' i bianconeri passano in vantaggio grazie a Tevez, partito da posizione dubbia e poi bravo a farsi trenta metri palla al piede e a battere Diego Lopez in uscita. Il Milan non riesce a reagire e subisce gli uomini di Allegri soprattutto sulle palle alte, ma è proprio sugli sviluppi di un calcio d'angolo che arriva il pareggio del Milan prima della mezz'ora. Corner battuto da Cerci e incornata di Antonelli, che bagna il suo debutto in maglia rossonera con una rete. Passano però soltanto due minuti e la Juve ripassa in vantaggio, ancora sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con una girata al volo di Bonucci che sorprende Diego Lopez. Continua quindi il periodo no del Milan sui calci piazzati. Prima della fine del tempo si infortuna anche Menez e Inzaghi lo sostituisce con Pazzini.
Nella ripresa è il Milan che parte meglio e si avvicina al pareggio proprio con Giampaolo Pazzini, che sfruttando bel servizio di Antonelli su errore di Marchisio, si presenta a tu per tu con Buffon, il quale compie un capolavoro evitando il gol. Al 20' però è la Juve a dilagare: grave errore di Muntari che sbaglia in fase di impostazione, la palla arriva a Marchisio che fa un tunnel a Essien e poi tira dalla distanza. Palla sul palo ed è di Morata il tap in vincente. Il Milan è alle corde e la Juventus potrebbe dilagare, anche perché i rossoneri lasciano ampi spazi, ma il match si chiude sul 3 a 1 per i campioni d'Italia.
VERONA - Profumo d'Europa per il Torino di Ventura: i granata sbancano Verona conquistando la quarta vittoria consecutiva e il nono risultato utile di fila, confermando di essere una delle formazioni più in forma del campionato.
Nella prima frazione Martinez sfrutta le amnesie difensive del Verona, nella ripresa il rigore di Quagliarella e il gran contropiede di El Kaddouri vanificano l'ennesimo acuto di Toni.
Il Torino gioca meglio del Verona. Le due squadre si affrontano con schemi speculari, ma i granata hanno dalla loro una migliore fase difensiva e una condizione fisica più tonica rispetto a quella di un Verona che sembra correre di meno ed essere soprattutto ballerino davanti a Benussi.
Il Torino vede l'Europa e proprio quando si entra nel vivo dell'Europa League i granata alzano il ritmo in vista della sfida al Bilbao. Ma Giampiero Ventura non vuol sentire parlare di obiettivi europei: «È presto per parlare di cose diverse di quelle di cui abbiamo parlato per sei mesi e fino ad oggi», dice il tecnico dei granata.
Per il Verona un campanello d'allarme preoccupante. La squadra non è lucida, di salvatori della Patria, Toni a parte, non ce ne sono e per Mandorlini i tempi si annunciano davvero bui.