Accordo contro il doping tra Coni e Nas

"Ogni medaglia italiana sarà pulita". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva anticipato questa "svolta epocale" nei giorni scorsi, ma oggi nel presentare l'accordo quadro sulla lotta al doping siglato con il Comando Carabinieri per la tutela della salute, o più semplicemente Nas, evidenzia la straordinarietà di questa nuova 'squadra' che scende in campo fino alla fine del mandato olimpico (che culmina nei Giochi di Rio 2016). "E' un passaggio molto importante verso la direzione auspicata dal governo - rileva il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, intervenendo al Salone d'Onore -. Per difendere le eccellenze italiane c'è bisogno di legalità e trasparenza. La lotta al doping è una questione di civiltà e noi siamo pionieri in termini di trasparenza".

"L'impegno categorico per le istituzioni è quello di fornire una risposta adeguata alla dimensione e alla complessità del fenomeno e questa intesa rappresenta proprio questa risposta efficace e decisa", sottolinea in un messaggio il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. L'interazione con i Nas, che prevede delle "intese verticali" entro 90 giorni, riguarderà l'attività di intelligence, finalizzata alla pianificazione dei controlli 'in e out of competition', l'azione di investigazione indirizzata alla scoperta e alla repressione delle attività contrarie alla normativa antidoping, il coinvolgimento e l'ausilio nelle operazioni di controllo antidoping di ispettori investigativi dei Nas, appositamente formati e specializzati quali 'Ispettori antidoping', ai sensi del Codice Wada e delle Norme Sportive Antidoping.

"Sono molto orgoglioso - dice Malagò -, credo di avere dimostrato che non volevamo tenerci questo giocattolo. Di fatto i Nas diventano i padroni di casa. Ogni medaglia italiana, d'ora in poi, sarà pulita: tutti gli atleti di vertice si rendono conto come sia una follia barare, visto che non gli sarà consentito nessun tipo di sconto, già lo era prima ora c'è la conferma ufficiale". "Il fatto che i Nas siano stati scelti come una forza di garanzia in questa lotta al doping - afferma il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Tulllio Del Sette oggi al Coni assieme al generale comandante dei Nas, Cosimo Piccinno -, che interessa atleti, sport e giovani in particolare, è sicuramente positivo per noi e ci induce ad andare avanti su tutto quanto è possibile per aumentare le eccellenze in queste strutture specialistiche. Dobbiamo lavorare per reprimere il malaffare".

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