Scialpinismo, Magnini fa poker Oro nella gara a squadre

Un Davide Magnini da urlo. Da applausi. Un poker di mondiale d’altissimo livello. Ieri per il solandro di Vermiglio è arrivata la quarta gioia e il secondo titolo di campione del Mondo juniores ai campionati iridati di sci alpinismo, dove ieri è calato il sipario sulle nevi svizzere

Un Davide Magnini da urlo. Da applausi. Un poker di mondiale d’altissimo livello. Ieri per il solandro di Vermiglio è arrivata la quarta gioia e il secondo titolo di campione del Mondo juniores ai campionati iridati di sci alpinismo, dove ieri è calato il sipario sulle nevi svizzere. La manifestazione ha vissuto, come ultimo atto, la gara delle staffette. In questa specialità il forte 17enne trentino, allievo d’oro del Brenta Team e punta di diamante del Comitato Trentino guidato da Rino Pedergnana e allenato da Franco Nicolini, ha gareggiato assieme ad altre due stelle di prima grandezza del panorama dello sci alpinismo giovanile azzurro, il cadetto lombardo Andrea Prandi e la juniores del Veneto Alba De Silvestro.

Magnini torna in Trentino con un bottino di quattro medaglie di cui due ori, quello della staffetta di ieri e quello della gara sprint. I due argenti Davide li aveva vinti nella specialità del vertical e nell’individuale, dove il colore del metallo avrebbe potuto essere più pesante, se non fosse caduto nell’ultima discesa. In chiave azzurra grande risultato ieri anche nella senior maschile, con il quartetto formato dagli straordinari: Michele Boscacci, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi e Robert Antonioli, tutti dello squadrone dell’Esercito, laureatisi Campioni del Mondo davanti alla squadra francese, staccata di 7”, che ha così vinto l’argento.
Bronzo per i padroni di casa, gli svizzeri, giunti ad un solo secondo dalla formazione francese. Ancora una volta ha sfiorato il podio Elena Nicolini, che colleziona in questi mondiali l’ennesima medaglia di legno, nella gara delle donne. La forte sci alpinista di Molveno ha gareggiato con la piemontese di Cuneo Katia Tomatis e la veneta del Cadore Martina Valmassoi. Tra le donne hanno vinto le francesi davanti a svizzere e spagnole sul podio.

Con questi due due ultimi ori tra i maschi, la squadra azzurra diretta dal solandro Stefano Bendetti, al suo esordio ai Campionati Mondiali nel ruolo di commissario tecnico, ottiene un risultato di grande prestigio. La formazione azzurra, infatti, è in testa al medagliere ricco di trenta medaglie di cui nove d’oro, undici d’argento e dieci di bronzo. Davide Magnini ieri era alla premiazione, felice di mettersi al collo il secondo oro. Queste le sue dichiarazioni: «Alba ha fatto la prima frazione ed ha dato il cambio a Prandi assieme alla squadra della Svizzera. In quella frazione gli sci alpinisti di casa hanno sbagliato il percorso saltando una porta e sono stati fermati e squalificati. Io - spiega Magnini - ho preso il testimone da Andrea per l’ultima frazione. Ho fatto la mia parte, ho potuto di fronte ad un vantaggio enorme, controllare la situazione ed andare a vincere il titolo mondiale con un buon vantaggio 1’45”».

Un Mondiale eccezionale il suo... «È stata una bella esperienza e sono più che soddisfatto, al mio primo anno da juniores due ori e due argenti sono un ottimo risultato». Al suo fianco il commissario tecnico Stefano Bendetti, che commenta: «Sono stati tutti bravi, siamo sempre saliti sul podio e lo dimostra il fatto che siamo in testa al medagliere. Anche i quarti posti, che magari bruciano un po’, quando si arriva ad una frazione di secondo dal podio, significano che abbiamo portato atleti forti a questo Mondiale». Prossimo appuntamento di questa formidabile Nazionale la gara di Coppa del Mondo in Alto Adige, il Trofeo «Marmotta» dal 28 febbraio all’1 marzo. Questa sera sulle nevi del monte Bondone si correrà in notturna la Moonlight up Hill.

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