Andreas Seppi prima finale Atp 500 sui prati di Halle Contro Federer che si era inchinato a Melbourne
Ottava finale in carriera - la prima in un Atp 500 - per Andreas Seppi che per la seconda volta nel giro di ventiquattr'ore ha chiuso un match anzi tempo. L'altoatesino, numero 45 Atp, si è qualificato per l'ultimo atto del "Gerry Weber Open" (1.574.640 euro di montepremi) in corso sui campi in erba di Halle, in Germania, superando in semifinale il giapponese Kei Nishikori, numero 5 del ranking mondiale e seconda testa di serie, ritiratosi sul punteggio di 4-1 in favore dell'azzurro per un problema al polpaccio sinistro, visibilmente fasciato fin dall'inizio del match.
Pronti, partenza, via. Nel riscaldamento pre-partita il 25enne di Shimane si muove con una certa circospezione ed è impossibile non notare la voluminosa fasciatura che gli stringe il polpaccio sinistro, probabile strascico delle due ore e mezza di battaglia nei quarti contro il polacco Janowicz. Già nel primo game si vede che Kei praticamente non si muove ed Andreas ne approfitta strappandogli subito il servizio. Sul 2-0 per Seppi il giapponese conquista un game più che altro per orgoglio ma nel quinto gioco cede ancora la battuta. Al cambio di campo uno sguardo nel box al coach Dante Bottini e Nishikori alza bandiera bianca. Nei quarti il ritiro di Monfils (infortunatosi nel secondo gioco dell'incontro nel tentativo di recupero di una stop-volley dell'azzurro): in semifinale quello di Nishikori. Un pizzico di "fortuna" non guasta ma Andreas ad Halle ha battuto comunque due giocatori di tutto rispetto come il tedesco Tommy Haas e lo spagnolo Tommy Robredo, quinto favorito del seeding.
Per Seppi - come detto - quella conquistata sui prati tedeschi è l''ottava finale in carriera (tre i trofei messi in bacheca), la seconda in questa stagione dopo quella raggiunta lo scorso febbraio a Zagabria, dove poi fu sconfitto dallo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez. Ed era proprio dal torneo croato che Andreas non vinceva due partite di fila: l'altoatesino ha praticamente saltato quasi per intero la stagione sul "rosso" per via di un infortunio all'anca. Grazie alla finale ad Halle Andreas ha scavalcato nel ranking Atp Fabio Fognini (rispettivamente numero 27 e 28) e da lunedì sarà il nuovo numero uno d'Italia.
Nella finale di oggi Seppi troverà dall'altra parte della rete lo svizzero Roger Federer, primo favorito del seeding e numero due del ranking mondiale, che si è imposto con un doppio tie-break, 76 (3) 76 (4), sul croato Ivo Karlovic, 36enne gigante di Zagabria, ottava testa di serie. Il 33enne fuoriclasse di Basilea è campione in carica ad Halle dove lo scorso anno ha conquistato il suo settimo trofeo (per lui è la decima finale consecutiva sull'erba tedesca). Per King Roger quella di domenica sarà la finale numero 130 in carriera (85 i titolo conquistati), la sesta in questa stagione: ha vinto quelle di Brisbane (superando Raonic), Dubai (battendo Djokovic) ed Istanbul (superando Cuevas) ed ha perso quelle dei "1000" di Indian Wells e Roma (entrambe contro Nole).
Nel bilancio dei precedenti Federer è avanti per 11 ad 1. L'unico successo, ma di grande prestigio, Seppi lo ha ottenuto proprio quest'anno: a Melbourne, sulla Rod Laver Arena, ha sconfitto in quattro set (64 76 46 76) il campione svizzero al terzo turno degli Australian Open. Un’impresa con la “I” maiuscola, almeno per il tennis tricolore maschile degli ultimi trent’anni. Altri quattro tennisti italiani erano riusciti a battere King Roger ma nessuno ci era mai riuscito in un torneo dello Slam: Volandri a Roma 2007, Sanguinetti a Milano nel 2002, Gaudenzi ancora al Foro Italico nel 2002, Pozzi in Davis nel 1999 ma risultato acquisito.
Per il tennis azzurro quella di Halle è la nona finale di questo 2015 in singolare. Tre i titoli conquistati: Sara Errani ha vinto a Rio de Janeiro, Karin Knapp si è imposta a Norimberga battendo in un derby italiano Roberta Vinci, infine Camila Giorgi lo scorsa settimana ha conquistato il suo primo successo Wta a 's_Hertogenbosch. Finale a Rio per Fabio Fognini, per Seppi a Zagabria e Halle, per Luca Vanni a San Paolo e per la stessa Giorgi a Katowice.