Nazionale in Trentino senza assi Nba
Arriva una doccia fredda per gli appassionati trentini di basket che pensavano di vedere presto in azione gli assi dell'Nba Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Danilo Gallinari.
A soli quattro giorni dall'arrivo della nazionale di coach Simone Pianigiani nel ritiro della Folgaria si scopre infatti che i tre giocatori, su cui la squadra azzurra punta forte per disputare un grande Campionato europeo, non potranno allenarsi con i compagni nel primo periodo e tantomeno disputare le tre partite in programma a da giovedì 30 agosto a sabato 1 luglio nella Trentino Cup.
Tutta colpa del regolamento Nba-Fiba che limita a cinque settimane prima della partita d'esordio in una competizione (per l'Italia il 5 settembre contro la Turchia) il periodo di allenamento con la propria nazionale per un giocatore sotto contratto nella lega basket più famosa del mondo.
Bargnani, Belinelli e Gallinari partiranno comunque con i compagni per il ritiro di Folgaria, ma dovranno limitarsi a svolgere le attività permesse dal regolamento (in pratica soltanto la partecipazione alle sessioni video e alle discussioni di strategia) e si sottoporranno ad una serie di controlli con lo staff medico. E salteranno quindi, a meno che la Federbasket ottenga una deroga per ora altamente improbabile dalla Nba, la Trentino Cup, il quadrangolare con Olanda, Austria e Germania in programma al PalaTrento, il primo test azzurro sulla strada dell'Europeo. Le cinque settimane dal debutto all'Europeo scadono infatti proprio il primo agosto, ultimo giorno di permanenza della nazionale nella nostra provincia. I tre campioni Nba potranno invece entrare in azione a pieno titolo dal 4 agosto, quando la nazionale si ritroverà in raduno a Trieste.
Un vero peccato per il mondo trentino del basket che già lo scorso anno accolse calorosamente una nazionale senza gli atleti del campionato professionistico statunitense.
L'accordo Fiba-Nba regola nel dettaglio la partecipazione di un giocatore con contratto Nba alle attività di una nazionale. Ad un giocatore con contratto Nba «non è permesso prendere parte alle attività della nazionale per più di 5 settimane, incluso training camp, match di preparazione e giorni di viaggio». L'accordo regola anche nel dettaglio il tipo di allenamenti che un giocatore Nba può sostenere: «Gli allenamenti non devono deviare da pratiche sicure e generalmente accettate». Ai giocatori non sono consentiti «esercizi di corsa in montagna o su terreni non livellati, o attività legate al basket su superfici non sicure. Gli allenamenti (inclusi riscaldamento e stretching), non possono durare più di 4 ore al giorno, e gli allenamenti con contatto fisico o particolarmente intensi devono essere limitati a due ore al giorno in una singola sessione di allenamento». L'accordo prevede anche che a un giocatore venga proibita la partecipazione ad «allenamenti o competizioni se ci sono ragioni mediche che l'impiego metta il giocatore a rischio di infortuni». È il motivo per cui Manu Ginobili lo scorso anno saltò il Mondiale con l'Argentina.