Una vittoria storica contro Milano di Repesa Una pagina di basket trentino impareggiabile
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Abbiamo fatto la partita che volevamo fare, riuscendo a fare più cose positive che negative. Volevamo impattare in difesa sporcando palloni, prendendo rimbalzi: non è un caso che la Dolomiti Energia sia riuscita a recuperare sei palloni nel primo quarto, l’altra faccia della medaglia è che poi ne abbiamo persi sette in contropiede. L’Aquila è stata brava nel crescere dopo aver commesso diversi errori, siamo migliorati molto anche se abbiamo subito i loro rientri, in particolare quello a inizio quarto quarto. Siamo riusciti a uscirne bene, difendendo e giocando con più attenzione quando i cambi sistematici di EA7 avevano bloccato il nostro attacco. Partire con squadre così non è mai facile, abbiamo fatto degli errori e pur avendo tenuto sempre bene in difesa, bisogna lavorare meglio su alcune cose. In particolare, tra fine terzo quarto e inizio quarto quarto ci sono stati alcuni errori, che analizzeremo già in vista della gara di domenica. Anche se, pensando al quarto quarto, i primi sei minuti li stacco dagli ultimi quattro. Un po’ di entusiasmo di troppo stava per risultare fatale: per fortuna abbiamo vinto, ma bisogna migliorare su questo aspetto. Inoltre, non stavamo più giocando da squadra e la palla era ferma: ce ne siamo accorti e siamo tornati al livello di prima. Tutto sommato, pensando a una bilancia tra il nostro sforzo e la bravura dell’avversario, non posso che essere soddisfatto. Essere riusciti a contenere molti dei loro giocatori è un segnale importante: volevamo farne giocare pochi e così è stato. Lockett? Contentissimo per lui: è entrato in campo in modo molto determinato ed è fantastico il modo in cui lo staff medico lo ha rimesso in piedi.
Wright? Ha giocato una signora partita: sta prendendo confidenza. Forse ha fatto qualche fallo sciocco, ma ha dato tutto e anche di più. Un po’ come Toto Forray, che ha giocato con un fastidio bestiale alla mano. Exploit di McLean? Merito della bravura del giocatore, così come dell’ottima circolazione di palla dell’EA7 che ci ha tenuto sotto pressione, anche se, certo, qualche errore nostro sul lato debole c’è stato. Su Gentile invece siamo stati bravi, è vero che ha messo molti canestri, ma è stato importante avergli negato il gioco quando ha preso in mano la squadra”.
JASMIN REPESA (Coach EA7 MILANO): “Non ci sono alibi, l’EA7 deve rispettare i programmi che si è prefissata, anche se chiedo solo un po’ di pazienza. Dispiace solo il fatto che, dopo l’ottimo lavoro tecnico dello staff, l’Olimpia ha concesso molti rimbalzi in attacco e perso molte palle. Gli zero punti di Jenkins? Ha rifiutato un paio di buoni tiri, ma ha giocato per la squadra e si è sacrificato in difesa. Certo, è stata una giornata negativa per tutti. Mi rincuora il fatto che la squadra non abbia mai mollato, abbiamo provato a riprendere la gara fino all’ultimo. Sono sicuro che questo è il momento più critico che vivremo, la squadra giocherà meglio. Lafayette? Purtroppo non è ancora pronto, non è partito con noi per gli Stati Uniti per recuperare dall’infortunio, ma gli serve ancora un po’ di tempo”.
DAVIDE PASCOLO (Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Vincere in questa maniera è molto soddisfacente, ora bisogna continuare così. La Dolomiti Energia è stata brava a muovere la palla e in difesa ha tenuto abbastanza bene: questi sono ottimi presagi per il futuro. La differenza l’ha fatta in particolare la grande intensità che abbiamo tenuto lungo tutto il corso della partita. Poi il canestro di Baldi Rossi è stato fondamentale perché ci ha permesso di guadagnare nove punti anziché sei, alla fine del secondo quarto. Bell’inizio a livello personale? Sono contento, anche se la cosa che mi importa di più è aver vinto. Non so se possiamo essere un’outsider per il titolo, l’importante sarà giocare con lo stesso entusiasmo e la stessa umiltà dell’anno scorso. Siamo una squadra vera, ognuno porta il proprio mattoncino e questo ci aiuterà in una stagione così intensa e impegnativa”.