Al PalaTrento arriva il Paok, bisogna assolutamente vincere
Coppa Italia, campionato e ora Champions League. In sei giorni la Diatec Trentino, dopo un periodo di stop forzato durato oltre tre settimane, si trova a giocare in tutte e tre le competizioni in cui è in lizza quest'anno. Dopo l'inattesa sconfitta casalinga nei quarti di Coppa Italia contro Molfetta, che non ha però pregiudicato la qualificazione alla Final four di Milano, e la sofferta sconfitta ancora al tie-break in Superlega a Padova, stasera al PalaTrento (ore 20.30, diretta tv su Fox Sports, Radio Dolomiti e su questo sito) è la volta del Paok Salonicco.
Sulla carta è l'impegno più semplice, sul campo amico contro l'ultima in classifica nel girone C della fase eliminatoria. Ma, come insegnano le due partite giocate dalla Diatec alla ripresa, di questi tempi non si può dare nulla per scontato. All'andata in Grecia Trento si impose per 1-3 (22-25, 25-18, 21-25, 13-25). La truppa di Radostin Stoytchev, pur priva di Tine Urnaut, seppe avere la meglio anche della bolgia della Paok Arena. A fare la differenza furono i turni in battuta di Oleg Antonov, dimenticato forse troppo in fretta in panchina da Stoytchev dopo aver dato buona prova di sé nella prima parte di stagione, quando veniva impiegato stabilmente al posto dello schiacciatore sloveno, all'epoca infortunato.
Stasera, quindi, in casa il compito dovrebbe essere più semplice. Ma la Diatec ora è una squadra diversa. Per una serie di motivi. Innanzitutto durante le vacanze di Natale lo staff ha approfittato della lunga pausa per sostenere allenamenti pesanti che dovrebbero dare i loro frutti quando la stagione agonistica entrerà nel vivo, a cominciare dalla Final four di Coppa in programma il 6 e 7 febbraio. L'assenza, in questo periodo, di Georgi Bratoev e Simon Van de Voorde, impegnati con le loro nazionali, non ha poi permesso alla squadra di perfezionare i meccanismi di gioco, discorso valido soprattutto per il centrale belga che soltanto a sprazzi ha messo in mostra quanto si attendeva da lui a inizio stagione.
Infine la Diatec deve fare i conti con gli infortuni: Filippo Lanza ha sempre un ginocchio malandato e anche Mitar Djuric non riesce tuttora ad allenarsi a pieno regime. Eppure stasera bisogna vincere. In classifica Trento ha due punti di vantaggio sui francesi del Tours ma il numero di vittorie, primo criterio per la graduatoria finale, è lo stesso (3). Per essere certi del primo posto, e con esso di qualificazione e sorteggio meno duro per i Playoffs12, nei due match rimanenti (l'ultimo in Belgio martedì prossimo contro il Noliko) sarà necessario portare a casa due successi, soltanto uno dei quali al tie break.
«Dobbiamo assolutamente riprendere la corsa anche in campo europeo - spiega Radostin Stoytchev - , ma sappiamo che non sarà semplice perché Salonicco è una buona squadra, dotata di tre giocatori con grande esperienza internazionale, primo fra tutti il palleggiatore Kournetas. Gli avversari avevano saputo già metterci in seria difficoltà nel match giocato due mesi fa in Grecia e dopo il cambio di allenatore avranno sicuramente un modo differente di giocare. Abbiamo poco tempo per preparare questo appuntamento ma non possiamo sbagliarlo: per noi è una partita decisiva».
Il Paok, di fatto già fuori dalla Champions, vorrà far bene per guadagnare il terzo posto e quindi l'accesso al Challenge round di Coppa Cev. In panchina, al posto dell'esonerato Jeliazkov, è tornato Ioannis Kalamazidis, l'allenatore che aveva portato il Paok allo storico double (scudetto e Coppa). Occhio alla coppia di martelli cubani, l'opposto Cepeda e lo schiacciatore Jimenez. All'andata fecero soffrire la difesa trentina.