Europa League, Siviglia per il tris Klopp per sfatare il tabù
Non c’è più solo un semplice trofeo da mettere in bacheca domani sera al St. Jakob-Park di Basilea, teatro della finale di Europa League tra il «solito» Siviglia (alla terza di fila e due Coppe vinte) e il Liverpool di Jurgen Klopp: che alzerà la coppa avrà infatti garantito anche l’accesso diretto alla Champions League, che magari darà meno gloria ma sicuramente moltissimi milioni.
«Sono abbastanza certo che se domani non vinceremo, nessuno penserà a questa stagione in termini positivi - le parole della vigilia dell’ex tecnico del Dortmund, oggi sulla panchina dei Reds - Ma tutti noi sappiamo quanto i nostri tifosi vogliono vincere domani ma lo voglio anche io, ho già troppe medaglie d’argento a casa - dice con riferimento alle due finali perse contro il Bayern in Champions nel 2013 e in Coppa di Germania nel 2014 - Entrambe le squadre hanno meritato di arrivare fino alla finale, ora vedremo chi sarà più brava a portare a casa l’Europa League. Sono sicuro che i miei giocatori sono pronti, sono contento di come arrivano a questa sfida», chiude Klopp che lascia qualche dubbio sulla presenza di Origi: «Vedremo, ci sono altre due sessioni di allenamento».
Chi non sentirà pressione sarà sicuramente Unay Umery, alla terza finale di fila, due coppe in bacheca (Benfina e Dnipro ko) e che domani cercherà il tris nel triennio, un record assoluto. «Questa sarà una settimana stupenda - le sue parole della vigilia, ricordando come domenica 22 il Siviglia giocherà la finale di Coppa del re contro il Barcellona al Vicente Calderon - e la vogliamo vivere al massimo. Non ricapiterà molto spesso. Dobbiamo goderci il momento, questa è la nostra occasione. Abbiamo l’opportunità di giocare due finali e vogliamo provarci. La squadra è pronta e motivata e cercheremo di far gioire i nostri tifosi».