La Svizzera batte 1-0 una buona Albania
Due ingenuità costano care all'Albania e una Svizzera sprecona ma non scintillante porta a casa i primi punti di questo Europeo. Basta la rete di Schar dopo cinque minuti, con la complicità di Berisha, agli elvetici per piegare la squadra di De Biasi, in dieci contro undici per quasi un'ora dopo il rosso a Cana.
Il successo poteva essere più rotondo (male Seferovic, palo di Dzemaili) ma anche l'Albania ha di che recriminare, soprattutto per la clamorosa occasione capitata sui piedi di Gashi a tre minuti dal 90'. De Biasi - che ha proposto un 4-3-3 che in fase difensiva si trasformava in 4-5-1 con Roshi e Lenjani pronti ad arretrare sulla linea di centrocampo, lasciando solo in avanti Sadiku, preferito a Cikalleshi - mastica amaro ma può guardare alle prossime due gare con fiducia.
Qualche preoccupazione in più per Petkovic la cui squadra crea ma non concretizza, nonostante un assetto a trazione anteriore (Seferovic punto di riferimento in attacco con Shaqiri, Dzemaili e Mehmedi a giostrare alle sue spalle e in mezzo la diga composta da Behrami e Granit Xhaka, fresco di trasferimento all'Arsenal e opposto al fratello Taulant, che ha preferito difendere i colori dell'Albania).
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La nazionale rossocrociata aggredisce subito la gara e dopo cinque minuti passa in vantaggio: angolo dalla destra e colpo di testa vincente di Schar, che sfrutta l'uscita avventurosa del portiere laziale Berisha. Dieci minuti dopo Svizzera vicina al raddoppio ma Seferovic, dopo una combinazione volante con Dzemaili, calcia debolmente e centrale.
Col passare dei minuti, però, l'Albania prende coraggio e dopo una conclusione sbilenca di Taulant Xhaka va vicinissima al pari: è il 31', Sadiku scatta sul filo del fuorigioco, si presenta a tu per tu con Sommer ma angola male e il portiere svizzero evita il peggio col piede. Sembrano esserci le premesse per il gol dell'1-1 ma nel suo miglior momento la squadra di De Biasi viene tradita dal suo capitano, Cana, che scivola al limite della sua area e per fermare Seferovic non può fare altro che bloccare la palla con la mano: secondo giallo e Albania in dieci.
Il finale di tempo è un tiro al bersaglio, con Dzemaili che centra il palo su punizione e poi sfiora di un soffio il 2-0 sull'assist di Lichtsteiner mentre a due minuti dall'intervallo è Berisha a opporsi a Seferovic. De Biasi non effettua cambi e i suoi, nonostante l'inferiorità numerica, provano a giocarsela anche se poi è la Svizzera a sfiorare la rete, con Berisha provvidenziale su Seferovic in almeno un altro paio d'occasioni (ottima l'uscita al 21' a chiudere lo specchio della porta).
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Ci prova anche Embolo, entrato per Mehmedi, con un destro a giro che si spegne a lato ma gli elvetici non riescono a chiuderla, tenendo in vita gli avversari che spaventano Sommer con Cikalleshi, il cui tiro finisce sull'esterno della rete, mentre Lichtsteiner rischia il rigore su Lenjani. Ma il vero rimpianto resta l'occasionissima capitata al 42' a Gashi, che tutto solo davanti a Sommer si fa ipnotizzare e sbaglia il più facile dei gol.
La Svizzera tira un sospiro di sollievo e mette un tassello importante per il passaggio del turno.