«Schwazer, non c'è doping ma un intervento esterno»
«I tecnici, i professori e i consulenti che hanno esaminato i profili ematici di Alex Schwazer confermano che non c’è doping. C’è solo un episodio singolo, assolutamente sospetto, quindi viene da dedurre che ci sia stato un intervento esterno». Lo dice all’Ansa l’avvocato Gerhard Brandstätter, legale di Alex Schwazer, che aggiunge: «Siamo molto molto convinti che ci sia qualcosa di poco trasparente».
«Abbiamo eccepito irregolarità anche gravi nel trasporto al laboratorio convenzionato del campione di urina prelevato a Alex Schwazer». Lo spiega il suo difensore, Gerhard Brandstätter, a proposito del campione che ha portato al maratoneta altoatesino l’accusa di doping e che rischia di tenerlo lontano dalle Olimpiadi di Rio.
«Non ci aspettiamo molto», sottolinea quindi l’avvocato, dal controllo effettuato in questi giorni sullo stesso prelievo, i cui risultati «potrebbero non arrivare prima di venerdì» da Colonia: lo stesso laboratorio che riscontrò la positività nella prima parte del campione.