Tour: tutti contro Froome sulle Alpi Fabio Aru: «Attaccherò»
Tutti contro Chris Froome. Il leitmotiv del Tour de France 2016 era e rimane questo. Un giro finora un po’ sottotono e con un finale che sembrava già scritto. Colpa dello strapotere del britannico, ma anche della mancanza di veri avversari.
In particolare Nairo Quintana, considerato alla vigilia come l’altro grande favorito alla vittoria finale. Finora il colombiano si è visto poco o niente, ma adesso arrivano le ultime montagne, con quattro tappe terribili, e se vuole vincere questo giro dovrà uscire allo scoperto. «Attaccare sempre va bene per lo spettacolo - spiega Eusebio Unzue, team manager della Movistar - ma è irrealistico, e soprattutto non è una garanzia di successo. Dobbiamo aspettare il momento giusto». Il momento è arrivato, adesso o mai più, anche perché in classifica Froome può contare su un vantaggio di quasi tre minuti.
Meglio di lui è messo l’olandese Bauke Mollema. Tre anni fa gli fu fatale la sedicesima tappa di Gap, che lo fece uscire dal podio. Questa volta è diverso: anzitutto sta meglio fisicamente e ha più esperienza nelle gambe e nella testa. «Ora so quello che mi aspetta, sarà una piccola guerra». In classifica è secondo a 1’47” dalla maglia gialla. «Froome è il grande favorito e ha tutta la pressione addosso. Ma se vedrò qualche segno di cedimento da parte sua lo attaccherò sicuramente».
I prossimi quattro tapponi alpini saranno l’ultima occasione per attaccare Froome. Domani c’è la Berna-Finhaut Emosson di 184,5 km, con arrivo a quasi 2000 metri, giovedì la cronoscalata di Megeve (17 km), venerdì poi c’è la terribile tappa del Monte Bianco con ben quattro colli tra il 7 e quasi il 13%. In classifica ora è decimo a 5’16”, ma ad attaccare ci proverà anche Fabio Aru. «Saranno quattro giorni durissimi - dice lo scalatore sardo dell’Astana - dove voglio dare tutto per cercare di dare qualche emozione. Sono venuto qui per la classifica e fino alla fine non è mai detta l’ultima parola. Sono contento di questo mio Tour, il mio bagaglio di esperienza è cresciuto molto. Ma non posso essere soddisfatto della mia classifica attuale».
Mollema, Quintana, ma anche Yates e Valverde, questi gli avversari principali da cui si dovrà guardare Froome. Ma il britannico oltre ad avere una super squadra è anche in super forma. «Temo solo le cadute e gli incidenti meccanici - dice - non mi sono sentito mai così bene alla terza settimana». Nei due precedenti Tour vinti infatti gli ultimi sette giorni è sempre stato in calo, questa volta giura che non sarà così. «Ho lavorato per questo» aggiunge. Anche perchè finora, a parte l’assurdo incidente del Mont Ventoux, ha corso da padrone assoluto. «Mi aspettavo di essere attaccato di più» ammette. Ora è pronto al gran finale.