Condanna per i saluti romani
Saluti romani durante gli inni nazionali lunedì allo stadio Sammi Ofer di Haifa prima della partita Israele-Italia. A denunciare il gesto antisemita sono stati vari siti come quello israeliano One, il portale dell'ebraismo italiano Moked e anche Ynet. Tutti mostrano foto - One anche un video - in cui si vedono persone alzare il braccio nel saluto fascista e sotto di loro, appoggiati alle balaustre, vessilli tricolori con sopra scritto Angri, Casarano, Bari.
Secondo la ricostruzione fornita da Moked, ad allontanare i responsabili del gesto dopo averli «individuati e fermati» sono stati gli steward dello stadio. Sui fatti, il Consolato italiano ha spiegato che, sulla base di informazioni ottenute dalla polizia e dalla sicurezza israeliane, ad essere allontanati sono stati due tifosi italiani. Ma non - secondo le stesse fonti - per i saluti romani durante gli inni, bensì «per intemperanze» nel corso della partita. Lo stesso Consolato ha detto di non avere avuto alcuna comunicazione su arresti e su espulsioni dal Paese di italiani per fatti avvenuti nell'ambito della partita giocata a Haifa.
Anche Ynet - che riporta la vicenda, nella sua versione on line in ebraico, con il titolo "Fischi all'inno, sputi e saluti romani" - ha ricostruito i fatti parlando di saluti fascisti durante l'inno israeliano e di «sputi» che alcuni tifosi della squadra azzurra hanno lanciato ad ebrei religiosi presenti allo stadio. Lo stesso sito avvisa però che la curva dove si trovavano in gran numero i sostenitori dell'Italia si era «riempita di fan arabi» che ostentavano magliette azzurre e bandiere italiane. Sempre Ynet ha sostenuto che la Federcalcio israeliana «trasferirà le foto» alla gemella italiana in modo da «individuare e raggiungere» i tifosi che «hanno offuscato» con il loro comportamento l'immagine dei sostenitori italiani, della squadra italiana e dell'Italia stessa. Lunedì alla partita erano presenti i vertici della Figc, a cominciare dal presidente, Carlo Tavecchio.
La squadra italiana proveniva da Bari dove proprio durante l'amichevole con la Francia si erano levati fischi da parte del pubblico al momento della Marsigliese. E il capitano Gianluigi Buffon aveva reagito, applaudendo insieme a tutta la compagine azzurra l'inno francese. «Condanniamo fermamente quanto accaduto lunedì sera allo Stadio di Haifa». Queste le parole dette dal Presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al telefono con l'ambasciatore Francesco Maria Talò, sull'episodio dei saluti romani da parte di un gruppo di tifosi nel settore ospiti durante gli inni nella gara con Israele ad Haifa, denunciato da Moked, portale dell'ebraismo italiano. «Auspichiamo che le autorità competenti - ha aggiunto il presidente federale - possano al più presto accertare quanto accaduto e individuare i responsabili».
Durante la telefonata, Tavecchio ha avuto modo di ringraziare l'ambasciatore e tutto il suo staff, le autorità locali e la federazione israeliana per l'accoglienza ricevuta in occasione della gara e per il commosso minuto di raccoglimento che tutto lo stadio ha osservato in memoria delle 295 vittime del terremoto nel Centro Italia dei giorni scorsi. Il presidente della Figc ha poi voluto ribadire come, ad eccezione dell'episodio condannato, i tifosi israeliani e italiani presenti allo stadio di Haifa abbiano vissuto la serata con entusiasmo, rispetto e partecipazione.