Juventus «grandi firme» riparte la caccia alla Champions
Riparte l’assalto della Juventus alla Champions League, quest’anno con una convinzione più forte dopo la roboante campagna acquisti e sullo slancio delle tre vittorie in campionato. A due giorni dal debutto con il Siviglia, in casa bianconera la concentrazione e la fiducia sono al massimo, sono tutti pronti, tranne Marchisio e Cuadrado (e Lichsteiner, non inserito nella lista Uefa). Per il momento non c’è ancora, invece, il tutto esaurito allo «Stadium»: finite le scorte delle due curve, resta ancora qualche migliaio di biglietti negli altri settori.
Forse la sfida con gli spagnoli, che pure hanno vinto le ultime tre edizioni di Europa League, non attira più di tanto il pubblico bianconero che mette da parte i risparmi per le grandi sfide attese per la prossima primavera; di sicuro non è un segno di diffidenza perché tra i tifosi juventini è unanime la convinzione che con l’arrivo di Higuain e Pjanic la Juventus abbia ormai colmato il gap che la separava dalle big europee.
Mercoledì sera Allegri dovrebbe presentare la ‘formazione tipò, quella Juventus sognata sulla carta in estate e mai concretizzatasi in questa stagione: quasi certi i ritorni di Barzagli, Dani Alves ed Evra, mentre in attacco le indicazioni portano verso una coppia formata da Higuain e Dybala. Dopo gli elogi estivi, è arrivato il momento di concretizzare anche se la strada che porta alla finale di Cardiff è lunga.
Tra gli ultimi arrivi di un mercato che ha portato in bianconero campioni come Higuain, Pjanic, Dani Alves, Benatia, c’è Juan Cuadrado, rimasto fino all’ultimo con un grosso punto interrogativo sul suo possibile ritorno alla Juventus: «Ho fatto di tutto per ritornare e grazie a Dio sono di nuovo qui - ha raccontato oggi il colombiano - tornare allo Stadium, sentire il boato della gente e rivedere la curva è stato emozionante».
Il Siviglia, che domani arriverà a Torino, ha cambiato pelle: nuova la guida tecnica, con l’arrivo di Sampaoli al posto di Emery. È stato il primo passo di un restyling profondo, che ha portato alla separazione dal neo interista Banega e all’arrivo di Nasri e dell’ex Palermo Vasquez. «Il Siviglia è una società entrata nella storia - dichiarò dopo il sorteggio Massimiliano Allegri - nessuna ha vinto tre volte di seguito una coppa»: di sicuro il Siviglia non ha entusiasmato per il gioco espresso nelle prime tre giornate di Liga in cui è riuscita a racimolare sette punti soffrendo molto, come nell’ultima vittoria casalinga per 2-1 con il Las Palmas.