Bustarelle, calcio inglese sempre più nella bufera
Il calcio inglese sempre più nella bufera, si allargano a macchina d’olio i sospetti di corruzione. Dopo l’ex ct Sam Allardyce, altri otto manager sono stati accusati di intascare bustarelle.
Per il momento mancano ancora i nomi, il Daily Telegraph - che sta conducendo l’inchiesta giornalistica costata la panchina ad Allardyce - si è limitato a far sapere che gli interessati guidano, o hanno guidato, club di Premier League. Tra gli «involontari» accusatori delle disinvolte abitudine dei tecnici d’Oltremanica, c’è anche Pino Pagliara, procuratore italiano salito agli onori delle cronache quando nel 2005 era stato squalificato per il suo coinvolgimento nella combina tra Genoa e Venezia.
Avvicinato dai cronisti del quotidiano, che anche con lui si sono finti uomini d’affari dell’Estremo Oriente, Pagliara ha raccontato senza filtri il malcostume del calcio inglese.
«Pensavo che gli italiani fossero corrotti, ma qui in Inghilterra va ancora peggio. Si nasconde tutto sotto il tavolo», le parole del procuratore nel corso di una cena organizzata al ristorante San Carlo di Manchester, ritrovo abituale di calciatori, allenatori e dirigenti. Pagliara ha confessato di aver pagato di tasca propria cinque dei suddetti manager in cambio dell’ingaggio di un suo assistito. Una pratica favorita dal fatto che in Inghilterra il manager ricopre il ruolo di direttore sportivo oltrechè di allenatore.
In attesa delle nuove rivelazioni promesse dal quotidiano britannico, è riapparso oggi davanti alle telecamere Allardyce dopo essere stato dimissionato dalla Federcalcio in cambio di una buonuscita di circa mezzo milione di sterline. Davanti alla sua abitazione a Bolton, il tecnico inglese si è nuovamente scusato con la Federcalcio inglese per il suo «stupido» comportamento, definendo «amichevole» la rescissione consensuale del suo contratto. «La gente deve sapere che ho solo cercato di aiutare una persona che conosco da 30 anni e sfortunatamente ho commesso un errore di valutazione per il quale ho pagato le conseguenze - le parole di Allardyce -. Questa volta la trappola ha vinto e devo accettarlo». Allardyce ha spiegato che dopo la bufera mediatica che lo ha travolto si concederà una vacanza all’estero, ma a chi gli chiedeva se la panchina inglese fosse l’ultima della sua carriera, ha risposto: «Chi può dirlo? Aspettiamo e vediamo».
Nel frattempo, prima di nominare il nuovo ct, la Fa ha promosso temporaneamente Gareth Southgate, già ct dell’Under 21, alla guida della nazionale maggiore per le prossime quattro gare: le qualificazioni mondiali contro Malta (8 ottobre), Slovenia (11 ottobre) e Scozia (11 novembre) e l’amichevole contro la Spagna (15 novembre). In caso di risultati soddisfacenti è scontata la sua conferma, almeno fino al mondiale in Russia, viceversa le alternative più gettonate - secondo i boookmakers - sono Steve Bruce, Alan Pardew ed Eddie Howe.