Gp Usa, Hamilton trionfa Ferrari: 4° Vettel, Raikkonen ritirato
Un Gran Premio degli Stati Uniti senza storia dall'inizio alla fine per la gioia e il trionfo di Lewis Hamilton. Il campione del mondo della Mercedes, che scattava dalla pole, non fa sconti e si porta a casa una vittoria che gli consente di ridurre a 26 punti il distacco in classifica dal compagno-rivale Nico Rosberg, secondo sul circuito di Austin in Texas, a completare l'ennesima doppietta per la scuderia della Stella d'argento.
Sul podio la Red Bull di Daniel Ricciardo che si mette alle spalle ancora una volta la Ferrari, quella di Sebastian Vettel autore di una gara sempre a rincorrere.
Finisce a 16 giri dalla bandiera a scacchi la corsa dell'altra rossa di Kimi Raikkonen per un problema accusato dopo l'ultima sosta ai box. Fuori dai giochi prima dell'arrivo anche la Red Bull del giovanissimo Max Verstappen. Pronti via ed è subito la Mercedes di Hamilton al comando della gara.
Al semaforo verde l'inglese precede la Red Bull di Ricciardo e l'altra Mercedes di Rosberg che si fa sorprendere dall'australiano.
Quarta la Ferrari di Raikkonen e sesta l'altra monoposto di Vettel al via, Rosse che da un pit-stop all'altro si scambiano le posizioni fino al contrattempo subito da Raikkonen che impedisce alla scuderia di Maranello di recuperare qualche punto alla Red Bull in chiave Mondiale Costruttori.
In testa alla corsa, tra soste e virtual safety-car, non cambiano le posizioni fino alla bandiera a scacchi e le uniche emozioni le regala Fernando Alonso che con la sua McLaren riesce a rimontare fino al quinto posto a suon di sorpassi. Bella la lotta finale con la Toro Rosso del connazionale spagnolo Carlos Sainz Junior. A sorridere e sperare è Hamilton che riduce il distacco da Rosberg che a sua volta, senza spingere più di tanto, si prende un secondo posto che a tre gare dalla fine della stagione lo lascia saldamente sulla strada del primo titolo in carriera. "Mi sento bene - assicura Hamilton tra schizzi di champagne e sorrisi nella festa del podio di Austin - qui negli Stati Uniti mi sento a casa, è stato sempre un buon terreno di caccia per me.
È davvero straordinaria questa 50/a vittoria". Qualche metro più in la non smette di sorridere Rosberg che assicura di non aver giocato al risparmio con l'obiettivo di conquistare punti importanti per il titolo senza rischiare: "ho perso terreno in partenza - ricostruisce la sua gara il pilota tedesco della Mercedes - ma il secondo posto va bene. Volevo vincere ma non c'era storia, ho spinto al massimo e non ho fatto calcoli". Il Mondiale resta così relativamente aperto, ma in Messico Rosberg avrà la prima vera chance per laurearsi campione del mondo in caso di vittoria e contemporaneo ko del compagno-rivale Hamilton. Verstappen: mi è sembrato qualcosa di bizzarro, ero fuori traiettoria