Domani, dopo due sconfitte, Aquila di nuovo in campo
Un Torino da... prendere per le corna. Dopo due sconfitte consecutive, la Dolomiti Energia domani sera torna in campo al PalaTrento contro la Fiat Torino dell'ex Peppe Poeta con l'obiettivo unico di ritrovare la vittoria. Non sarà comunque facile perché il Cus Auxilium - a dispetto di una classifica che lo vede dietro l'Aquila a 4 punti - in questo inizio di stagione ha comunque dato l'impressione di essere un team tosto e pieno di talento. Sensazione confermata anche da David Lighty, che assieme a Jefferson si sta rivelando il punto di riferimento più presente per l'attacco della Dolomiti Energia in queste prime partite di campionato. «Torino è una squadra offensivamente molto dotata - spiega l'esterno ex Ohio State -. Ha tanti tiratori ma anche ottimi penetratori, senza dimenticare Dj White, che è secondo nella classifica dei marcatori del campionato».
In effetti Torino è la seconda squadra più prolifica della Serie A con 84 punti segnati di media, dietro all'Ea7 Armani Milano con 89. Ovvio che per sperare di vincere Trento dovrà riuscire a mettere la «museruola» alle bocche da fuoco dell'Auxilium. «Servirà grandissima attenzione da parte nostra nella fase difensiva - continua la guardia/ala statunitense -. Dovremo cercare di abbassare il loro ritmo in modo che abbiano un numero minore di tiri a disposizione e soprattutto non dovremo permettere a Torino di fare canestro facilmente. Dovremo insomma evitare che i nostri avversari prendano fiducia».
Naturale, alla vigilia di una nuova partita, tornare all'ultima, clamorosa, sconfitta della Dolomiti Energia, domenica scorsa a Caserta. «Questa settimana in palestra è stata per noi molto intensa. Ho visto tutti i ragazzi molto presenti, concentrati» spiega Lighty. «In tutti noi c'era sia tristezza per la sconfitta, ma anche rabbia e voglia di chiudere la parentesi negativa. Abbiamo cercato di imparare dagli errori, perché è così che le squadre diventano grandi».
A livello personale l'«esame di coscienza» di Lighty lo porta a dire: «Devo essere più aggressivo nei momenti in cui, da giocatore d'esperienza, devo prendermi le mie responsabilità. Devo essere una sorta di coach in campo e mostrare agli altri quello che bisogna fare quando l'attacco non gira e non si fa mai canestro».
Quell'esperienza che - tanto per fare un nome - ha un giocatore come Peppe Poeta. Uno che - ricorderanno i tifosi di Trento - l'anno scorso sapeva sempre quando era l'ora di tentare un'entrata o di andare a prendersi un fallo per avere i tiri dalla lunetta e far muovere il tabellone dei punti. Concetti, quelli espressi da Lighty, che riprende in parte anche il vice allenatore Davide Dusmet . «Attorno a Dj White, loro riferimento in area già l'anno scorso, ci sono esterni pericolosi come Chris Wright e Deron Washington, che abbiamo conosciuto bene nelle passate stagioni, e nuovi innesti come Jamil Wilson e Tyler Harvey». «Contro di loro - continua il giovane assistente di Buscaglia - dovremo fare una partita di grande aggressività ed energia, proprio le cose che ci sono mancate domenica a Caserta. Nei momenti di difficoltà la squadra deve attingere alle sue sicurezze, nel nostro caso la difesa. Se non lo fai perdi quella compattezza che ti può permettere di fare il controbreak».
In settimana l'Aquila ha lavorato per tenere alta la concentrazione per tutta la durata dell'allenamento, mentre per quanto riguarda l'attacco Dusmet ammette che ci sono ancora diverse cose da sistemare: «Dobbiamo migliorare le spaziature tra i giocatori, soprattutto in situazioni di gioco "rotto", in cui qualcuno deve prendere una iniziativa fuori dagli schemi. E poi dovremo fare un passo in avanti nella capacità di leggere la scelta difensiva degli avversari per punirla con la giocata giusta».